MATTARELLA VOLA IN KENYA, PAESE IN GRANDE ESPANSIONE ECONOMICA E POLITICAMENTE STABILE, CHE POTREBBE AIUTARCI A SBROGLIARE LE CRISI REGIONALI
L’ITALIA È PRESENTE CON DUEMILA CONNAZIONALI, E L’ENI CONTA DI PRODURRE LÌ 20MILA TONNELLATE DI OLIO VEGETALE
La politica italiana riscopre l’Africa, nel bene e nel male. Per cui tutti concordano sull’urgenza di dedicare più impegno al continente africano, colmando decenni di ritardi. La missione di Sergio Mattarella nel Kenya va inquadrata in questo disegno largamente condiviso da destra a sinistra.
Mattarella vuole rinfrescare le relazioni con la realtà viva di un Paese in grande espansione economica, politicamente stabile, pacifico, che dà una mano a sbrogliare le crisi regionali e perciò esercita in Africa un ruolo di tutto rispetto.
Il Kenya è in prima linea nella lotta contro i cambiamenti climatici e ha l’ambizione di diventare un modello per lo sviluppo “green”, biocarburanti compresi (l’Eni conta di produrre quest’anno 20mila tonnellate di olio vegetale nel suo agri-hub di Makueni).
L’economia galoppa al ritmo del 5 per cento annuo di crescita; un colosso come Google prevede di investirci un miliardo di dollari di qui al 2026 . E l’Italia? È presente in Kenya con 2 mila connazionali, seconda comunità straniera dopo quella britannica.
La nostra Agenzia spaziale ha un suo «space center» a Malindi che Mattarella visiterà domani accompagnato dalla figlia Laura. Oggi vedrà nella capitale Nairobi il presidente keniota William Ruto e giovedì terrà una prolusione all’università. Temi: il peso dell’Africa, i legami da rafforzare.
(da La Stampa)
Leave a Reply