L’AD DI ALES, L’AUTONOLEGGIATORE FABIO TAGLIAFERRI COME AUTO BLU HA CHIESTO UN’ALFA TONALE
LE SPESE ALLEGRE NEI BANDI FIRMATI DALL’AUTONOLEGGIATORE CARO AD ARIANNA MELONI: POLTRONE, ZERBINI E CORDINI PORTA BADGE DA 423 EURO (PIÙ IVA)… IL 3 OTTOBRE TAGLIAFERRI HA FIRMATO UN BANDO DA 39MILA EURO PER ASSUMERE UN DIGITAL STRATEGIST. OBIETTIVO? RIPULIRE LA REPUTAZIONE (LO SVENTURATO AVRÀ MOLTO DA LAVORARE)
Si chiama Fabio Tagliaferri e forse dovrebbe tagliare i bandi. E’ l’ad di Ales, la società in house del ministero della Cultura. Lo ha indicato Arianna Meloni? Affari loro . Come Tagliaferri spende il denaro? Affari nostri.
Il 3 ottobre, l’ad di Ales, nominato da Gennaro Sangiuliano ha firmato un bando da 39 mila euro per assumere un digital strategist. Durata del contratto sei mesi. A che serve? A ripulire l’immagine di Ales, a “migliorare la comunicazione e il posizionamento aziendale”
Serve per la reputazione che è stata compromessa. Ales è una società di servizi e sul web, e in tv, ci è finita, per le inchieste di “Piazza Pulita”. Tagliaferri è un militante di FdI, un ex concessionario d’auto di Frosinone. Se è un manager accorto, come ripete dovrebbe spulciare i bandi (che firma).
Le spese? Una “poltrona operativa per la sede di Roma”? 420 euro più iva. Un cordino porta badge? 423 euro più iva. Due zerbini in cocco? 368 euro. Una campagna pubblicitaria radiofonica per una mostra? 15 mila euro. E l’affidamento è diretto. Discrezionale. L’auto che ha chiesto come amministratore delegato? Un’Alfa Tonale. Un piccolo sacrificio? La prossima volta una Fiat Topolino.
(da il Foglio)
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