LE PARISIENE: LA FRANCIA PRONTA A CONCEDERE L’ESTRADIZIONE A 13 TERRORISTI ITALIANI
SOLO A NOVEMBRE, CON 20 ANNI DI RITARDO, L’ITALIA HA FIRMATO LA CONVENZIONE DI DUBLINO SULL’ESTRADIZIONE
Il governo francese starebbe ultimando le carte per concedere l’estradizione dei 13 terroristi italiani fin qui protetti in Francia dalla “dottrina Mitterrand”.
In altre parole, sta per andare in frantumi quella particolare politica che, a partire dal 1985, ha concesso fino a oggi il diritto di asilo in territorio francese a un buon numero di criminali italiani scappati oltralpe per sfuggire alle maglie della giustizia.
Parigi è pronta a restituire all’Italia diverse persone, alcune delle quali accusate anche di omicidio.
A riferirlo è il quotidiano Le Parisien, citato da Repubblica, che sottolinea come l’atteggiamento delle autorità francesi stia cambiando: il principio dell’impunità in cambio della rinuncia alla lotta armata ideato dall’allora presidente Francois Mitterrand è agli sgoccioli
Cosa è cambiato? L’Italia ha ratificato, con un ritardo di venti anni, la convenzione di Dublino sull’estradizione risalente al 1995. Leggesi che tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi venti anni, sia di centrodestra che di centrosinistra, non avevano provveduto alla ratifica (l’ultima era stata la Francia nel 2005)
Dunque i ministeri francesi dell’Interno e quello della Giustizia hanno ripreso tra le mani i dossier dei terroristi richiesti da Roma e fin qui rimasti al sicuro in quel di Parigi.
Il testo in questione, entrato in vigore lo scorso novembre, mette sul tavolo una novità sostanziale. La stampa francese spiega infatti che con quel documento “non si applica più nei confronti dei terroristi la legge del Paese che li ospita ma quella del Paese in cui sono stati condannati”.
In questo modo la prescrizione per i reati di terrorismo diventa più lunga, proprio come sancisce la legge italiana. Morale della favola: Parigi non può più rifiutarsi di consegnare al nostro Paese i terroristi condannati
L’elenco dei latitanti è piuttosto corposo. Tra coloro che rischiano l’estradizione troviamo Giorgio Pietrostefani, mandante dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi e condannato a 22 anni di carcere con l’accusa di concorso morale in omicidio, Raffaele Ventura, e Narciso Manenti.
L’unica eccezione dovrebbe essere quella della brigatista Rossa Marina Petrella, condannata nel processo Moro ter e per l’omicidio di un poliziotto. Petrella era stata fermata nel 2007 dagli agenti francesi e la corte d’appello di Versailles aveva disposto la sua estradizione. Mai eseguita a causa dell’aggravarsi dello stato depressivo della donna.
In ogni caso le autorità francesi dovranno tener conto delle complicate situazioni di salute dei latitanti. I quali, ribadiscono i rispettivi legali, hanno ormai chiuso con il passato, si sono perfettamente reinseriti nella società e hanno acquisito il diritto a non scontare la pena in Italia.
La situazione, tuttavia, potrebbe presto cambiare.
(da agenzie)
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