LE POINT: “GIORGIA MELONI STA METTENDO A RISCHIO LA SUA CREDIBILITA'” (PERCHE’? NE AVEVA?)
IL PPE INCREDULO SUL NUOVO ACQUISTO DELLA MELONI, IL RAZZISTA ZEMMOUR
Incredulo e sospettoso, lo staff dei cristiano-democratici del Partito Popolare Europeo (PPE, conservatori) non ha ancora digerito bene la notizia. Perché Giorgia Meloni ha permesso a Nicolas Bay, l’unico eurodeputato zemmourista, di entrare nel suo gruppo politico europeo, l’ECR (European Conservatives and Reformists), al Parlamento europeo?
Annunciata in pompa magna da Marion Maréchal su Le Point, la notizia ha suscitato scalpore tra i democristiani che pensavano di avvicinarsi al capo del governo italiano in una sorta di luna di miele europea.
«Sta mettendo a rischio la sua credibilità, commenta un dirigente del PPE. Negli ultimi mesi Giorgia Meloni aveva dimostrato di essere in grado, con Macron e Scholz, di risolvere i problemi dell’Europa. Ora sta facendo una brusca virata verso Zemmour, che è violentemente anti-NATO e ferocemente pro-Putin. È lei che ha più da perdere. Perché lo spread italiano [la differenza tra i tassi di interesse italiani e tedeschi, che ha un impatto sull’economia italiana] dipende dalla sua credibilità europea».
Il ricongiungimento familiare sotto la bandiera dell’ECR
Il leader del PPE, il tedesco Manfred Weber, avrebbe dovuto incontrare Giorgia Meloni nelle prossime settimane. La trovata di Zemmour getta un’ombra. Come può il PPE pensare di cooperare in futuro se l’ECR deve affrontare rappresentanti eletti così radicali?
C’è stata costernazione e stupore. Non appena la notizia si è diffusa martedì sera, Manfred Weber ha chiesto spiegazioni. Le risposte dell’entourage di Meloni sono state curiose.
Secondo il PPE, gli italiani non avevano convalidato l’adesione di Reconquête! all’ECR e la domanda “non era nemmeno stata presentata”. Ma di cosa stiamo parlando? Del partito ECR – di cui Meloni è presidente – o del gruppo politico ECR al Parlamento europeo?
È un po’ un gioco di parole in questo chiaroscuro. In ogni caso, mercoledì mattina, Marion Maréchal e Nicolas Bay – un membro non iscritto da quando ha lasciato la RN e si è riunito a Zemmour – sono stati accolti dal copresidente del gruppo ECR, l’italiano Nicola Procaccini, uno degli scagnozzi della Meloni…
“È un membro non iscritto che si unisce a un gruppo”, minimizza François Xavier-Bellamy. Ok, non è proprio la stessa cosa di un movimento di placche tettoniche nella politica europea”.
È impossibile comprendere appieno i risvolti di questa defezione senza parlare della coppia coniugale che Marion Maréchal forma con Vincenzo Sofo, un ex salvinista che ha aderito al partito di Giorgia Meloni. Una sorta di riunione di famiglia sotto la bandiera dell’ECR.
L’unione della destra
Marion Maréchal, da parte sua, vende l’accordo con un’enfasi molto più politica. Il gruppo ECR può diventare – grazie soprattutto al contributo di Reconquête!, all’arrivo di eurodeputati ungheresi del partito di Viktor Orban, Fidesz, e di altre forze politiche, come l’Alleanza per l’unità della Romania (AUR) – la terza forza politica del Parlamento europeo”, ha dichiarato a Le Point. Ciò significa superare il gruppo liberale di Renew, in cui siedono gli eurodeputati macronisti, e di conseguenza ridurre la loro influenza all’interno del Parlamento europeo a vantaggio della destra conservatrice. E solo ECR – e quindi Reconquête! che sarà l’unica delegazione francese – è in grado di farlo”.
“Giorgia Meloni vuole ricreare l’unione delle destre a livello europeo, un po’ come avviene nel suo Paese tra Matteo Salvini e Forza Italia. Ma non funzionerà”, avverte il PPE. Se Orban e Zemmour sono nell’ECR, la questione del cordone sanitario tornerà a tormentarci. Zemmour rischia anche di estromettere i partiti più moderati dell’ECR, come il fiammingo NV-A e il ceco ODS.
È possibile un’altra interpretazione: stanno emergendo tensioni tra Giorgia Meloni e il suo partner polacco, il PiS, all’interno dell’ECR. Non sembrano essere in armonia quando si tratta della loro politica di “bracconaggio”. Mercoledì, poche ore dopo l’annuncio dell’adesione di Nicolas Bay, Mateusz Morawiecki, vicepresidente del PiS ed ex primo ministro, ha invitato Fidesz di Viktor Orban e il Rassemblement National di Marine Le Pen a entrare nel gruppo ECR al Parlamento europeo.
Le Pen e Zemmour nello stesso gruppo? Morawiecki è un politico troppo fine per non sapere che è impossibile… Una comunicazione confusa in questa corsa tra italiani e polacchi per fare del gruppo ECR un peso massimo nella ricomposizione della destra europea.
Quando ha fondato il suo partito, Éric Zemmour ha ottenuto il sostegno di quattro deputati del RN. Oltre a Nicolas Bay, Jérôme Rvière, Gilbert Collard e Maxette Pikarbas si sono uniti al candidato Zemmour. Da allora, però, le relazioni tra il polemista e questi rappresentanti eletti si sono notevolmente deteriorate. Tutti hanno preso le distanze, a volte in modo eclatante come Jérôme Rivière, tranne Nicolas Bay.
Nei sondaggi, la lista Reconquête! guidata da Marion Maréchal è accreditata di circa sei punti, appena sopra la soglia del 5%. Per Giorgia Meloni, il guadagno di eventuali rappresentanti zemmouriani eletti il prossimo giugno non sembra un guadagno rivoluzionario.
(da agenzie)
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