LETTERA DI UNA MAMMA DI PELLESTRINA
STORIA DI ORDINARIO RAZZISMO
Oggi sono polemica.
Ed ho ragione
Sono schifata e partecipe di un episodio di puro razzismo e bullismo nei confronti delle famiglie di Pakistani che abitano a Pellestrina.
Quattro giorni fa mi telefonano al lavoro…
Voci dicono che qua…
Voci dicono che là …
Voci dicono che l’ambulanza ha portato via un signore e un neonato Pakistani perchè positivi al covid…
Voci dicono che certe mamme al bar durante la colazione abbiano fatto girare queste voci anche ai ragazzini delle medie…
Voci dicono che queste mamme fossero imbestialite perchè “quelli là stanno sempre tutti insieme e saranno tutti positivi e mica ce lo dicono, dobbiamo sapere, andiamo dai Carabinieri”…
Le voci rimbalzano veloci e arrivano anche in classe di mio figlio e la ragazzina pakistana sua compagna di classe viene isolata e bullizzata dalle figlie e figli che hanno messo in giro queste voci…
Allora mi sono rifiutata di ascoltare altre voci ed ho scritto direttamente al papà della ragazzina pakistana in classe con mio figlio, gli ho raccontato tutto e lui ha cercato di risolvere il fattaccio con un messaggio scritto nel gruppo WhatsApp dei genitori.
Copio e incollo:
“Buongiorno a tutti…volevo comunicare che nella mia famiglia, io, mia moglie e i miei figli, fortunatamente NESSUNO è ammalato
Mi dispiace che ci sia qualcuno che fa di tutta l’erba un fascio.
Ripeto…NESSUNO della MIA famiglia a nulla.
Aggiungo che, come è giusto che sia nel caso dovesse un giorno succedere che anche solo uno dei miei famigliari si ammali, sarò io personalmente a comunicare e a seguire le giuste procedure…come tutti spero.”
Non manca niente a questo messaggio (solo un’H ma la maggior parte dei lettori non se ne sarà nemmeno accorta!) e in poche righe ha descritto la situazione e insegnato una lezione!
Ma dopo 4gg c’è ancora qualcuno qui in isola che parla dei Pakistani che ci infettano con il Covid19, al supermercato, in coda dal medico…
E dire che questo periodo di crisi avrebbe dovuto renderci tutti migliori… Invece è emerso il peggio delle persone.
Quelle persone che non hanno ancora capito che il Covid non fa distinzione di razze, religioni, frontiere, dialetti, colore della pelle e che invece ci infetta tutti allo stesso modo indistintamente.
Tutti abbiamo gli stessi diritti.
Tutti abbiamo gli stessi doveri.
In presenza di virus Covid19 ci sono delle procedure da seguire e i medici devono farle applicare, non servono sceriffi e sceriffe!
A fine febbraio, a inizio pandemia, è successo un fatto analogo ad una famiglia autoctona, voci che viaggiavano alla velocità della luce, ragazzina esclusa e isolata, mamma che ha dovuto scrivere un messaggio sul gruppo WhatsApp dei genitori della classe per tranquillizzare tutti, ha dovuto rendere pubblici i fatti personali della propria famiglia per calmare gli animi di genitori e figli/e
La procedura non lo richiede ma ha dovuto farlo per riqualificare la figura di sua figlia, da “contagiosa” a “sana” quindi frequentabile.
La sola differenza tra una vicenda e l’altra è la tempistica, una è successa a inizio pandemia, quando ancora era tutto ignoto e impreciso e forse la paura era legittimata (la maleducazione e la mancanza di rispetto no però!).
L’altra è successa 4gg fa, quasi 8 mesi dopo, quando abbiamo acquisito un’ottima conoscenza del virus e nonostante i decreti (e il buonsenso) impongano la mascherina, qui a Pellestrina si è menefreghisti e si gira senza!
Incuranti del dovere di proteggere e del diritto di essere protetti…
Però se “il Pakistano” viene portato via in ambulanza si crede di aver il diritto di andare dai Carabinieri!!!
I nostri figli hanno trascorso tutta l’estate senza mascherina e senza mantenere le distanze di sicurezza e nessuno era preoccupato, ora si?
Escono da scuola, tolgono la mascherina, salgono su bus affollati e non vi lamentate ma al minimo dubbio di contagi su una ragazzina non Pellestrinotta si va dai Carabinieri…
Chiedo a entrambi i casi: Posso fare un post e pubblicarlo su Facebook?
Risposta dell’autoctona: Certo che puoi! Non è bello fare sentenze senza sapere…. Grazie per avere chiesto il mio parere.
Risposta del non autoctono: mi vergogno…
Lui si vergogna?!?!?!
Sono altre le persone che dovrebbero vergognarsi!
Mi dice: Ognuno è libero di pensare come vuole, noi NON POSSIAMO cambiarli… se sono così rimangono così.
Non sono d’accordo, solo cambiando si sopravvive e si vive meglio, ci dobbiamo evolvere, mutare e si deve capire che “Solo gli stupidi e i morti non cambiano mai le loro opinioni“ (J. Russell Lowell)
Dobbiamo aprire il cuore, la mente, le braccia (e i porti)!!!
Io posso solo scrivere e accusare queste ingiustizie.
Loro devono essere forti, gentilmente forti.
Il papà mi dice che capisce questa reazione, che in questo periodo ognuno pensa solo a PROTEGGERE la propria famiglia… Che comunque rispetta e accetta i diritti di tutti e che se si dovesse ammalare qualcuno della sua famiglia avvisa più presto possibile, anche perchè (scrive) “tutti i bimbi sono come miei bimbi”..
Lui capisce, rispetta e accetta e considera tutti i bambini come fossero suoi…
Lui.
Noi?
Isabella
(da Fb)
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