LINEA DURA DELLA STATALE DI MILANO: SENZA VACCINO NON PUOI CHIEDERE UN ALLOGGIO
TRA I REQUISITI PER PARTECIPARE AL BANDO INDICATO GIUSTAMENTE IL CERTIFICATO DI AVVENUTA VACCINAZIONE… UNO STUDENTE HA DIRITTO A NON VEDERE PREGIUDICATA LA SUA SALUTE DALLA IRRESPONSABILITA’ DI UN IGNORANTE MENEFREGHISTA
No vaccino, no stanza. Sta facendo discutere il bando pubblicato sul sito ufficiale dell’Università Statale di Milano per accedere alla graduatoria per gli alloggi.
Rispetto agli anni precedenti, infatti, è stato aggiunto un punto in linea con la situazione pandemica che stiamo vivendo nel nostro Paese dalla fine di febbraio del 2020.
La decisione dell’Ateneo meneghino, infatti, è andata nella direzione delle prudenza: tra i requisiti, infatti, appare la voce “certificazione vaccinale”.
Le candidature per poter partecipare all’assegnazione di una delle 615 camere messe a disposizione dall’Università milanese dovranno rispettare i classici requisiti tecnico-economici (dall’iscrizione a un corso di Laurea tenuto dall’Ateneo, alla distanza dal proprio luogo di residenza, fino a questioni retributive e reddituali) e, almeno per quest’anno, occorrerà avere con sé un certificato che dimostri l’avvenuta vaccinazione anti-Covid 19.
“Essere in possesso della certificazione di avvenuta vaccinazione Covid-19”, si legge nel bando pubblicato sul sito ufficiale dell’Università Statale di Milano. Il termine per presentare la domanda è il mese di settembre, ma da questo punto di vista – dato che la campagna vaccinale ancora non si è conclusa – c’è maggiore flessibilità: il termine ultimo per acquisire il certificato di avvenuta immunizzazione è fissato per il 31 dicembre del 2021.
Una presa di posizione forte che arriva anche dopo la rimodulazione degli spazi messi a disposizione dall’Ateneo proprio a causa dell’emergenza sanitaria.
L’Università degli Studi di Milano offre agli studenti fuori sede circa 615 posti alloggio presso le residenze e gli appartamenti dell’Ateneo. Considerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19, le camere doppie saranno assegnate ad uso singolo sino a nuove disposizioni nazionali
Per limitare al massimo le occasioni di contagio (ma anche per gestire al meglio un’eventuale quarantena di uno studente positivo al Sars-CoV-2 e alle sue varianti), infatti, le “stanze doppie” sono state trasformate in “singole”, riducendo il numero totale degli alloggi disponibili.
(da NextQuotidiano)
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