LOBBY NERA, L’AVVERTIMENTO IN CODICE DEL BARONE NERO A MELONI E SALVINI: “NON FATE FINTA DI NON CONOSCERMI”
JONGHI LAVARINI POSTA UNA FOTO CON LORO
Il barone nero non accetta la presa di distanza dei big dei partiti: «Nessuno faccia finta di non conoscermi. Il 5% di voti della “destra radicale” fa gola a tutti ed è indispensabile»
Un collage di due foto: in una, “il barone nero” posa accanto a Giorgia Meloni, nell’altra compare abbracciato a Matteo Salvini.
Roberto Jonghi Lavarini, uno dei protagonisthi dell’inchiesta di Fanpage sui presunti finanziamenti illeciti a Fratelli d’Italia, ha voluto dire la sua sul tentativo dei partiti di centrodestra di prendere le distanze dalla vicenda.
Il suo post su Instagram, pubblicato alla vigilia delle elezioni amministrative, rischia di compromettere ulteriormente la corsa a Palazzo Marino del candidato sindaco del centrodestra a Milano, Luca Bernardo.
«Sono assolutamente indipendente e apartitico ma nessuno faccia finta di non conoscermi o, peggio, si permetta di offendere gratuitamente me e la comunità di veri patrioti che, mio malgrado, in questo frangente, ho l’onore e onere di rappresentare – ha scritto il barone nero -. Il 5% di voti della “destra radicale” fa gola a tutti ed è indispensabile per vincere qualunque sfida bipolare, nei comuni e nelle regioni, come alle elezioni politiche».
Jonghi Lavarini, poi, ha diffuso un lungo comunicato – intitolato Note difensive – in cui si smarca da diverse accuse mosse dalla testata giornalistica che ha fatto scoppiare lo scandalo. «Non appartengo a nessuna loggia massonica o associazione segreta, anzi, pur conoscendo diversi massoni, tutti ne conoscono la mia contrarietà e opposizione».
Il barone nero, piuttosto, afferma di appartenere a «diversi ordini cavallereschi cristiani – precisando che il gruppo esoterico che nomina nel video di Fanpage – è solo una chat whatsapp, molto eterogenea, di appassionati di miti, tradizioni, misteri, ufo, magia, castelli infestati da fantasmi, Evola e Guenon, come Atlantide e le Piramidi, lo Yoga ed il Tibet. E, comunque – conclude -, non siamo ancora riusciti a vederci di persona».
(da Open)
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