L’ODIO DI LEGA E M5S CONTRO LE DONNE: BOCCIATO EMENDAMENTO PER PUNIRE L’ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA VERSO LE DONNE SUI SOCIAL
DAL PD A FDI UN CORO DI INDIGNAZIONE
Via libera della commissione Giustizia del Senato al disegno di legge sul Codice rosso ma bocciato dalla maggioranza un emendamento delle opposizioni per perseguire la propaganda e l’istigazione alla discriminazione e la violenza contro le donne
Non si deve punire l’odio contro le donne diffuso su social e in generale sulla rete.
La maggioranza ha bocciato ogni tentativo delle opposizioni di sostenere un emendamento al disegno di legge che introduce il Codice Rosso all’esame della commissione Giustizia del Senato.
E’ una decisione che arriva proprio nel pieno delle polemiche del sottosegretario alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora che accusa il ministro Salvini di usare un linguaggio che incita l’odio maschilista. In nome della lotta alla violenza verbale contro le donne si uniscono tutte le opposizioni, compresi Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
«È inspiegabile la decisione della maggioranza di bocciare l’emendamento, sostenuto da tutte le opposizioni, per perseguire l’odio contro le donne diffuso e alimentato soprattutto attraverso la Rete», scrive in una nota la senatrice della Svp, Julia Unterberger.
«In Commissione Giustizia sono terminati i lavori sul Codice Rosso, il provvedimento a tutela delle donne vittime di violenza. Come opposizioni avevamo presentato un emendamento per perseguire penalmente la propaganda e l’istigazione a commettere atti di discriminazione o di violenza contro le donne. Una norma resa necessaria da casi sempre più frequenti e violenti. Per restare all’ultimo in ordine di tempo, pensiamo alle minacce, fino all’augurio di essere vittima di uno stupro di gruppo, per la Comandante della Sea Watch Carola Rackete, ma anche alle offese e alle ingiurie sessiste di cui è stata oggetto Giorgia Meloni per aver espresso la sua contrarietà all’iniziativa della ong», spiega la parlamentare.
Per Fratelli d’Italia ha partecipato ai lavori in commissione Giustizia il capogruppo, il senatore Alberto Balboni: «La maggioranza però ha presentato un testo blindato senza alcuna volontà di apertura ai nostri emendamenti migliorativi. La cosa incomprensibile è che alcuni di questi emendamenti tendevano a rendere più efficace la tutela delle vittime, ampliandone facoltà e diritti, perciò non comprendiamo il motivo di tale chiusura. Temo che la fretta di approvare la norma non c’entri nulla, si sarebbero potuti accogliere gli emendamenti e procedere all’approvazione della legge in 15 giorni. Piuttosto il timore è che ci sia di fondo la volontà di fare di questa legge un manifesto di propaganda più che un aiuto alle vittime di questi reati».
Con il via libera dell comissione Giustizia la legge dovrebbe passare in aula ma il disegno di legge contro la violenza sulle donne deve aspettare.
«Da domani comincerà la discussione sul taglio del numero dei parlamentari», racconta il capogruppo Pd Andrea Marcucci. «Noi avevamo come emergenza il Codice rosso- aggiunge – che volevamo portare domattina in discussione, visto che si è concluso in commissione. Ma evidentemente queste vicende non sono una priorità di questa maggioranza».
E intanto le donne aspettano.
(da agenzie)
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