L’OLIGARCA RUSSO KREMLEV, UOMO DI PUTIN A CAPO DELL’IBA (FEDERAZIONE FUORI DAL CIO), PREMIA CON 100.000 DOLLARI ANGELA CARINA PER ESSERE SCAPPATA DAL RING
PER LUI “E’ COME SE AVESSE VINTO L’ORO”: SEMPRE PIU’ EVIDENTE LA STRUMENTALIZZAZIONE SOVRANISTA DIETRO IL CASO… E’ COLUI CHE HA DEFINITO I GIOCHI OLIMPICI “UNA SODOMIA”
Angela Carini si è ritirata ieri dopo 46 secondo dal match con Imane Khelif. Ciononostante, riceverà il premio stabilito dall’Iba prima delle Olimpiadi di Parigi per coloro che conquistano l’oro nei giochi: 100mila dollari in totale, di cui la metà finirà direttamente nelle tasche dell’azzurra.
Lo ha stabilito proprio l’International Boxing Association, ente che gestisce il pugilato Elite (ex dilettantistico) ma non quello delle Olimpiadi. La decisione di premiare Carini «come se fosse diventata campionessa olimpica» parte dal presidente dell’ente, il russo Umar Kremlev.
L’Iba aveva annunciato, prima dell’inizio dei giochi, la sua iniziativa di distribuire premi in denaro ai primi classificati nella categoria della boxe, ma anche ai secondi e ai terzi classificati (a differenza del ‘World Athletics’, che premia tutte le categorie, ma solo gli ori).
Il premio che riceverà Carini, quello pensato dall’Iba per chi sale in vetta al podio, consiste come detto in 100mila dollari (netti). 50mila andranno a lei, 25mila al suo allenatore e 25mila alla federazione di appartenenza. E quindi alla federazione pugilistica italiana (Fpi), nonostante di recente abbia lasciato l’Iba per confluire in un nuovo ente, ‘World Boxing’.
Un caso politico
L’Iba ha annunciato che ha intenzione di «tutelare» anche l’uzbeka Sitora Turdibekova, che ieri ha regolarmente combattuto e perso ai punti contro l’altra boxeur iperandrogina, la taiwanese Lin Yu Ting. Tuttavia, non ha ancora spiegato come ha intenzione di intervenire in questo caso. Sembra comunque che attraverso lo sport stiano ancora una volta viaggiando messaggi politici.
Innanzitutto per il profilo di Kremlev: oligarca vicino a Vladimir Putin, e nemico giurato del Cio (che ha dato il via libera alla partecipazione di Khelif nonostante l’esclusione dell’algerina dai mondiali di boxe). Aveva già espresso parole di biasimo nei confronti dei Giochi, che a suo dire «rappresentano una sodomia, sono la distruzione dei valori tradizionali in tutto il mondo e Thomas Bach (presidente del Cio, ndr) ne è responsabile».
(da agenzie)
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