MARONI, ZAIA E TOTI, SMASCHERATI I BALLISTI: IN TRE ACCOLGONO MENO PROFUGHI DELLA SICILIA
SU 67.128 PRESENZE IL 21% E’ OSPITATO IN SICILIA, IL 13% IN LAZIO, APPENA IL 9% IN LOMBARDIA, IL 2% IN LIGURIA
Tremilaquattrocentottanta migranti salvati il 6 giugno. Altri 2371 ieri, 7 giugno.
Per un totale di arrivi che, dall’inizio dell’anno, supera le 50.000 persone.
Gli immigrati, secondo quanto stabilito dal Viminale e reso noto tramite una circolare, dovranno essere distribuiti in tutte le regioni italiane. Comprese quelle del nord, che non hanno raggiunto la massima capienza.
I governatori di Liguria, Veneto e Lombardia non li vogliono. Ma contro i governatori “ribelli” il Viminale farà partire “una nuova circolare ai prefetti e costringeremo ciascuno a fare il suo. Noi non ci fermiamo”, si legge su Repubblica.
E il prefetto Morcone sottolinea che, proprio quelle regioni che non vogliono i migranti, sono in debito di accoglienza rispetto, ad esempio a Lazio e Sicilia.
I numeri parlano chiaro.
Sono contenuti nell’ultimo report elaborato dal ministero dell’Interno, pubblicato a marzo: alla voce “Distribuzione generale dei migranti nelle strutture temporanee, nei CARA e nello SPRAR” risulta che a febbraio 2015 su un totale di 67.128 presenze, il 21% dei migranti è ospitato in Sicilia, il 13% nel Lazio.
Molto più basse le percentuali nelle regioni “ribelli”: la Lombardia ne accoglie il 9% (quanti la Puglia), il Veneto il 4% e la Liguria il 2%.
In pratica le tre regioni che hanno annunciato di volersi opporre alle indicazioni del Viminale accolgono complessivamente il 15% delle presenze, molto meno di quanto non faccia da sola la Sicilia.
“Il peso dell’accoglienza non è equamente distribuito a livello nazionale — spiegava a febbraio la Fondazione Pio La Torre — la Sicilia, ad esempio, accoglie 9 mila migranti in più rispetto a quanti le spetterebbero secondo il criterio della proporzionalità con la popolazione residente. Al contrario, se si applicasse correttamente la ripartizione, molte regioni dovrebbero accogliere un numero maggiore di profughi: in particolare la Lombardia (5.535) e il Veneto (3.322), ma anche Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna”.
Morcone: “Lombardia in debito d’accoglienza”
Mario Morcone, capo dipartimento per l’integrazione risponde a Maroni sottolineando che la sua Regione ha accolto molto meno migranti rispetto ad altre, come ad esempio Lazio e Sicilia.
Secondo il prefetto le parole del governatori delle regioni del nord “sono collocate un poco più in là dell’azzardo, tenuto conto che sono parole che minano il senso unitario della comunità nazionale, sfregiano la solidarietà civile che non conosce confini geografici e fa giudicare alcune proposizioni non se sono vere o false ma, spesso, prive di significato”.
“La Sicilia — spiega Morcone — accoglie il 22% degli immigrati che giungono in Italia, dietro di lei Lazio e Campania. La Lombardia nonostante possa apparire terza in classifica nazionale, rispetto al numero degli abitanti e al Pil regionale, due criteri per la ripartizione dei migranti, è decisamente in debito di accoglienza. In coda — prosegue — Veneto e Valle d’Aosta. Un terzo dei migranti accolti in Italia, minori esclusi, è distribuito in due regioni: Sicilia e Lazio, che ospitano rispettivamente il 22% e il 12% dei 73.883 totali”.
Morcone prosegue dicendo che “il Veneto è tra le grandi regioni del Nord quella che ospita meno persone, con il 4%, mentre chi ha meno migranti è la Valle d’Aosta, che ne ospita solo 62″.
“L’ex ministro Maroni — dice Morcone — avrebbe fatto bene a riflettere prima di parlare. Lui conosce a fondo le difficoltà ”.
La risposta del Viminale al rifiuto delle Regioni
Al no di Maroni intanto, il Viminale risponde che è stato lui stesso ad inventare le quote nel 2011. E, secondo Repubblica, lo stesso esecutivo sostiene che di fronte ad una “ritorsione istituzionale” dei governatori del Nord “si aprirebbe un contenzioso istituzionale di massima gravità al quale reagiremmo con misure straordinarie”. E, ancora, dal Viminale “faremo partire una nuova circolare ai prefetti”. “I centri di accoglienza sono abbastanza pieni, ma siamo sempre pronti a fare la nostra parte in termini di solidarietà ”, ha detto in mattinata il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, rispondendo a una domanda sulla situazione-migranti in città e provincia.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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