MATTARELLA ORIENTATO A UN ESECUTIVO DI TREGUA MA SENZA NUMERI IN PARLAMENTO VOTO ENTRO LUGLIO
COLLOQUI AL COLLE IN CORSO, LA SOLITA FARSA… SALVINI RICAMBIA IDEA, NON MOLLA BERLUSCONI MA NON SA DOVE PRENDERE I VOTI CHE MANCANO, DI MAIO NON VUOLE L’ESECUTIVO TECNICO
Nessuna intesa tra le forze politiche nelle consultazioni della mattinata.
E il Quirinale fa trapelare l’intenzione di varare in tempi brevissimi un esecutivo di tregua. Se questo governo non trovasse sostegno in Parlamento, anche il ritorno alle urne sarebbe lampo: il Colle non esclude persino l’ipotesi del voto a luglio.
Questa è la conclusione alla quale il presidente Sergio Mattarella è arrivato dopo l’ennesima fumata nera all’ultimo giro di consultazioni.
Con Luigi Di Maio disponibile a formare un governo politico unicamente con la Lega ma con un premier terzo. E Matteo Salvini che invece rilancia l’unità della sua coalizione e si dice pronto a guidare un governo di centrodestra.
Solo il Pd si dichiara favorevole a sostenere un governo del presidente con un premier super partes e senza porre veti.
I primi a salire al Quirinale sono stati i cinquestelle, con la delegazione composta da Luigi Di Maio e dai capigruppo di Camera e Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli. Al termine del colloquio con Mattarella, Di Maio ha ribadito il no del M5s a un governo tecnico: “O esecutivo politico o si torna al voto. Ho detto chiaramente, ma la Lega lo sapeva già , che sono disponibile a scegliere un premier terzo con Salvini, su un programma. Sono condizioni che ho posto ieri. Io non sono mai stato l’impedimento a firmare il contratto di governo”.
Da alcune fonti si è saputo di una telefonata stamane fra Di Maio e Salvini prima che il segretario della Lega prendesse parte al summit della sua coalizione.
Salvini, invece, si mette in campo in prima persona: “Abbiamo offerto al presidente della Repubblica la mia disponibilità di dare vita a un governo di centrodestra che cominci a risolvere tutti i problemi del Paese. Il Colle ci dia modo di trovare la maggioranza”, afferma dopo l’incontro con il capo dello Stato.
Ribadendo la linea comune stabilita nel corso di un vertice di coalizione che si è tenuto questa mattina a Palazzo Grazioli, al quale hanno partecipato anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, Giancarlo Giorgetti, Ignazio La Russa e Giorgia Meloni.
Una posizione, quella del centrodestra, anticipata questa mattina da Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia molto vicina a Silvio Berlusconi, intervistata a Circo Massimo su Radio Capital.
“Noi pensiamo che a questo punto sia urgente dare una soluzione alla crisi. Basta traccheggiare, basta con il gioco dell’oca. Supporteremo l’inziativa del presidente della Repubblica fino in fondo. Bisogna fare tutti un passo avanti, il Paese viene prima di tutto”, dichiara il segretario reggente del Pd Maurizio Martina, facendo appello alla responsabiltà di tutte le altre forze politiche. Anche i dem, prima delle consultazioni, hanno tenuto un vertice al Nazareno allargato anche alle minoranze.
Sul fronte dei possibili candidati premier di un eventuale governo di tregua, in cima alle classifiche figura anche il nome di Carlo Cottarelli, già commissario alla spending review: “Non mi ha chiamato nessuno”, risponde a Circo Massimo.
Ma non nega che “sarebbe pronto a prendersi le proprie responsabilità “.
Ritiene però che “per mettere al riparo da certi rischi l’economia italiana ci vuole un governo politico. I mercati finanziari al momento sono tranquilli, c’è molta liquidità . Non c’è un’emergenza economica in questo momento. Non serve un esecutivo alla Monti”. E aggiunge: “Se non c’è qualche choc esterno non mi aspetto un aumento particolare degli spread anche con le elezioni a ottobre”.
(da agenzie)
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