MILANO, IL CENTRODESTRA HA (FORSE) TROVATO UN CANDIDATO SINDACO CHE SI ARRUOLA DA SOLO
E’ LUCA BERNARDO, DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA AL FATEBENEFRATELLI
Beppe Sala lo dice apertamente presentando Milano Unita, la lista di sinistra con Paolo Limonta ed Elena Lattuada che appoggerà il sindaco alle elezioni in autunno.
“Se vinceremo, avremo da governare cinque anni che saranno difficili, dovremo passare attraverso un periodo non semplicissimo”. Aggiunge comunque subito dopo di credere di avere fatto “una profonda maturazione politica” che gli farà “avere più coraggio nel secondo mandato”.
L’argomento in discussione è il sociale. Perché nelle politiche sociali “non è tanto e solo quanto il Comune investe nel welfare, noi su quello investiamo una cifra già significativa, ma bisogna passare dall’individuazione di bisogni estremi, dalla cura a trovare formule per ridare opportunità a chi è in situazione difficile”.
Sala pensa che “la discontinuità” sia “necessaria, quello che stanno facendo i sindaci di sinistra è trovare una formula per intercettare i trend universali percepiti dai cittadini, come quello di una società più verde e giusta”.
Nel frattempo, nel centrodestra che si ritroverà martedì per cercare di sciogliere una volta per tutte il nodo della candidatura per Palazzo Marino prende sempre più corpo l’ipotesi che il prescelto sia Luca Bernardo, direttore del dipartimento di Pediatria del Fatebenefratelli
Un ulteriore segnale del fatto che l’investitura sarebbe ormai vicina è arrivato proprio ieri. Quando Bernardo, dopo aver sentito al telefono Matteo Salvini, si è presentato al gazebo della Lega in via Fauche per firmare i sei referendum sulla giustizia promossi dai leghisti e dai Radicali.
Ed è proprio sulle politiche sociali che il candidato sindaco ancora in pectore del centrodestra ha lanciato il primo guanto di sfida a Sala anche se con molto fair play. “È stato un bravo sindaco, una brava persona – spiega Bernardo – . Abbiamo probabilmente idee diverse su qualche cosa, forse qualcosa di più. Io faccio il medico, l’ospedale lo vivo con le mani dentro il sociale. Questa è una piccola differenza tra noi. Per il resto lo ritengo un gran signore”.
Di Gabriele Albertini, che ha confermato di essere disposto a fargli da vicesindaco, Bernardo dice: “È una persona favolosa, mi piace perché è uno diretto, ha classe, eleganza, è un uomo che conosce il lavoro”.
Ammette di “voler correre per vincere: ho dato la mia disponibilità”, ma anticipa anche che se dovesse correre per lui “sarebbe una campagna non gridata, ma di ascolto e rispetto reciproco”.
Tanto da assicurare che “non si sentiranno mai da parte mia parole più alte del tono normale”. Perché “dobbiamo spiegare alle persone cosa dobbiamo fare, non cosa vogliamo gridare”. In ogni caso, precisa che “Milano deve essere rilanciata non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello sociale”.
In attesa del vertice di martedì, resta da chiarire se ci sarà un ticket con Gabriele Albertini o con Annarosa Racca, presidente di Federfarma. Roberto Rasia dal Polo completerebbe la squadra.
Per Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa conferma che “Bernardo ha tutte le carte in regola per fare il candidato di tutta l’allenza”. Il leghista Stefano Bolognini lo definisce “persona di valore che siamo felici abbia confermato la sua disponibilità”.
Mentre Alessandro Colucci per Noi per l’Italia ribadisce il no a “figure troppo ingombranti”, come Albertini come vice, ma “sì a un civico da scegliere insieme”.
Bernardo, 54 anni, sposato con Francesca, ha una figlia: Lucrezia. Da militare ha fatto il paracadutista, è appassionato di sport estremi. Come la boxe, il Krav Maga, che ha importato nel suo ospedale per i corsi di autodifesa contro la violenza sulla donne. Ha ideato la Casa Pediatrica del Fatebenefratelli con i disegni e le pareti colorate.
È fratello di Maurizio, ex assessore regionale ed ex parlamentare prima di Forza Italia e poi del Pd. Nel 2006 si era candidato nella lista Moratti, ma aveva raccolto solo 200 voti.
(da Open)
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