MONITORAGGIO ISS, AUMENTANO I RICOVERI, L’INDICE RT SALE A 1,57
PIU’ COLPITE LE REGIONI DEL SUD… I CONTAGI SETTIMANALI SONO PASSATI DA 41 A 58 OGNI 100.000 ABITANTI
Sale ancora l’indice Rt nazionale, ovvero il parametro che misura la trasmissibilità del Coronavirus. Nel monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità di oggi, 30 luglio, il suo valore risulta essere pari a 1,57. Tradotto? Un infetto contagia, potenzialmente, più di una persona e mezza. La rilevazione della scorsa settimana aveva fissato il parametro a 1,26, quella di due settimane fa a 0,91.
Cresce anche il dato relativo all’incidenza, passato dai 41 contagi settimanali ogni 100 mila abitanti ai 58 segnalati negli ultimi sette giorni. La crescita dei parametri inizia a destare allarme, ma dall’Iss sottolineano anche che nessuna Regione e Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica, nonostante i ricoveri siano aumentati.
Il tasso di occupazione delle terapie intensive è stabile al 2%, con una lieve crescita del numero dei pazienti degenti: il 20 luglio erano 165, oggi sono 189.
C’è invece un incremento di un punto percentuale del tasso di occupazione delle aree mediche Covid, passate al 3% dal 2% della settimana precedente. Il 17 luglio i ricoverati non in rianimazione sono 1.611, sette giorni fa erano 1.194.
Secondo le valutazioni dell’Iss, sono 20 le Regioni e Province autonome classificate, adesso, a rischio moderato. Solo il Molise, in Italia, viene considerato a rischio basso. Nella bozza del monitoraggio, si legge che 17 Regioni e Province autonome riportano allerte di resilienza.
Nessuna, invece, riporta molteplici allerte di resilienza. Sono le Regioni del Sud ad avere i parametri ospedalieri più elevati al 27 luglio. Sicilia, Calabria e Campania hanno un tasso di occupazione nelle aree mediche rispettivamente dell’8%, del 6,6%, e del 4,9%. Sicilia, Sardegna e Lazio hanno, nello stesso periodo, un valore di occupazione delle terapie intensive rispettivamente del 4,7%, del 4,2% e del 3,7%. Per quanto riguarda, invece, l’incidenza su 100mila abitanti nella settimana del 23-29 luglio, sono Sardegna, Toscana e Lazio le regioni in testa, rispettivamente con 136,2, 94,5 e 87,5.
Nella bozza del monitoraggio settimanale dell’Iss viene sottolineata la necessità di accelerare i tempi per raggiungere una elevata copertura vaccinale e di completare i cicli di vaccinazione.
Al momento, il farmaco biologico è l’arma migliore per prevenire ulteriori recrudescenze nella circolazione del virus, sostenuta dalle varianti. La Delta, ormai, è diventata prevalente in Italia e continua a essere in un aumento tra la popolazione. Poiché ha portato a una crescita dei contagi anche nei Paesi con alta copertura vaccinale, l’Iss evidenzia l’opportunità di riprendere un’attività di tracking capillare dei casi e di procedere al loro sequenziamento.
(da agenzie)
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