NATALE NEL REPARTO COVID: “IL REGALO CHE DESIDERAVO L’HO AVUTO, MI SONO SALVATA”
AL SAN FILIPPO NERI DI ROMA MEDICI E INFERMIERI TRAVESTITI DA BABBO NATALE PER RENDERE MENO TRISTI QUESTI GIORNI
Medici e infermieri travestiti da babbi Natale all’Ospedale San Filippo Neri di Roma portano regali, libri e sorrisi ai pazienti del reparto Covid19 per il giorno di Natale.
Una bella iniziativa per alleviare le sofferenze di chi deve trascorrere anche la festa della Natività in isolamento e rendere meno tristi questi giorni.
Anche gli operatori sanitari hanno trascorso il Natale lontano dalle proprie famiglie, ma hanno voluto portare un po’ di buonumore tra i pazienti, con scritte colorate sui camici di biocontenimento, cappelli da Babbo Natale, elfi e renne e sacchi pieni di doni.
“Cosa vorrei come regalo di Natale? — racconta una paziente — Già l’ho avuto. Mi sono salvata. Non pensavo di farcela. Nostro Signore mi ha graziata”.
“È un Natale diverso — racconta a Fanpage.it Gianluca Obino, coordinatore infermieristico Covid 4 San Filippo Neri — perchè è un momento particolare di sofferenza ma anche di forte unione tra noi operatori sanitari per cercare di dare il massimo e il meglio ai nostri pazienti”.
Gli operatori sanitari hanno fatto dono ai pazienti positivi Covid in isolamento di pandoro e panettone, mentre il cappellano dell’ospedale stamattina è arrivato nel reparto per comunioni e confessioni. Ai pazienti, poi, è stato consentito di fare gli auguri di Natale a parenti e nipoti con i tablet.
“Essere venuti qui questa mattina — aggiunge Furio Colivicchi, primario cardiologo Covid 4 San Filippo Neri — attraversando la città deserta è una sensazione molto particolare per tutti noi e questo ci avvicina ai pazienti che sono fragili e spaventati perchè stare in isolamento non è semplice. Ma condividiamo assieme questo momento perchè anche il personale in questo momento è separato dalla propria famiglia”. “Tutti — racconta il medico Cristina Rosati — hanno donato dei libri per far si che i pazienti possano passare il loro tempo con un minimo di svago”.
(da Fanpage)
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