NAVE AQUARIUS COSTRETTA A SOSPENDERE L’ATTIVITA’: HA SALVATO 30.000 ESSERI UMANI, UN REATO PER I CRIMINALI RAZZISTI E I LORO SERVI PREZZOLATI
L’ANNUNCIO DI MEDICI SENZA FRONTIERE: “TUTTI HANNO PAURA A DARCI UNA BANDIERA, I GOVERNI NON VOGLIONO TESTIMONI AI LORO CRIMINI”… MA IL MONDO GIRA, UN GIORNO QUALCUNO NE RISPONDERA’ E NON CI SARANNO SCONTI PER NESSUNO
Le ong Msf e Sos Mèditerranèe lo hanno annunciato questa sera: “Dopo due mesi in porto a Marsiglia senza riuscire a ottenere una bandiera, e mentre uomini, donne e bambini continuano a morire in mare, Msf e SOS Mèditerranèe sono costrette a chiudere le attività della nave Aquarius. Una scelta dolorosa, ma purtroppo obbligata, che lascerà nel Mediterraneo più morti evitabili, senza alcun testimone”.
Dopo due mesi in porto a Marsiglia senza riuscire a ottenere una bandiera, e mentre uomini, donne e bambini continuano a morire in mare, Msf e Sos Mèditerranèe sono costrette a chiudere le attività della nave Aquarius. Una scelta dolorosa, ma purtroppo obbligata, che lascerà nel Mediterraneo più morti evitabili, senza alcun testimone”.
E’ l’annuncio di Claudia Lodesani di Msf.
“In un crescente clima di criminalizzazione dei migranti e di chi li aiuta, si perde di vista il principio stesso di umanità . Finchè le persone continueranno a morire in mare o a subire atroci sofferenze in Libia, cercheremo nuovi modi per fornire loro l’assistenza umanitaria e le cure mediche di cui hanno disperatamente bisogno”, spiega, ricordando le tante operazioni di soccorso della nave, che hanno consentito di salvare oltre 30mila persone dal 2016 a oggi.
“Rinunciare all’Aquarius è stata una decisione estremamente difficile da prendere”, ha dichiarato Frederic Penard, direttore delle operazioni di SOS Mediterranee, che “sta già esplorando attivamente le opzioni per una nuova nave e un nuovo padiglione”.
Per spiegare questa decisione, Msf ha lamentato “gli attacchi compiuti negli ultimi 18 mesi da alcuni Stati europei” e le “affermazioni grottesche sul traffico di rifiuti e attività criminali” rivolte a entrambe le organizzazioni umanitarie.
(da agenzie)
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