NEL PDL MILANESE SCOPPIA LA “DISCO-LITEâ€
IL VICESINDACO DE CORATO VOLEVA CHIUDERE 10 DISCOTECHE DOVE SI VERIFICANO RISSE… MA AVEVA INSERITO ANCHE UNA DISCOTECA “BENE” FREQUENTATA DAI POLITICI MILANESI… APRITI CIELO: DE-CORATO RISCHIA DI ESSERE DE-GRADATO SUL CAMPO PER LESA MUSICA
Sicuramente il Pdl milanese non è che fino ad oggi avesse proprio dato il meglio di sè: dal momento del suo insediamento è sempre stata una lite continua, una serie di distinguo e di polemiche, di nomine e di dimissioni ( la più clamorosa quella di Sgarbi), di ripicche e spostamenti da un partito all’altro.
Basta che Forza Italia reclami un posto e si scatena An che ci mette una natica per occuparlo, la Lega piazza i suoi e gli altri storcono il naso di fronte a cotanto disinteresse per le poltrone, poi una serie infinita di casi personali, antipatie e “innamoramenti”.
Insomma una bella gatta da pelare per la Moratti che ci mette anche del suo ogni tanto, con qualche decisione poco “condivisa” dagli altri e quasi imposta dal “sindaco di ferro”.
Ma che si arrivasse alla guerra per la musica disco con un “tutto contro tutti”, e poi tutti contro il povero De Corato, non l’avremmo immaginato.
Premettiamo che a noi Riccardo De Corato è simpatico, anche se in passato non abbiamo mai avuto, neppure per caso, le stesse idee su molti argomenti. Ma nessuno credo possa dire a Milano che non sia uno che si fa un mazzo notevole, che è sempre presente e disponibile, che da anni è il “factotum sulla strada” del centrodestra e del sindaco.
Anzi la gloria per qualche sindaco è derivata anche dal fatto che Riccardo non si è mai nascosto negli uffici e dietro le scartoffie, ma ha girato per Milano ogni giorno a “tappullare problemi” in nome e per conto terzi.
Mettendoci la faccia, a differenza di altri che amano tramare nell’ombra.
Poi tutti sbagliano per carità , ma la vicenda discomusic che sta facendo “ballare” il centrodestra è roba da ridere davvero.
Tutto inizia quando Riccardo presenta una lista nera con i nomi di dieci discoteche da chiudere a Milano, in quanto frequentate da persone poco raccomandabili e teatro spesso di liti e risse.
Ma per sua sfortuna che fa il De Corato? Invece che mettere nell’elenco solo le discoteche plebee, dove ogni tanto le gang di latinos si scambiano qualche sprangata in testa al’uscita della sala, inserisce incautamente il nome della discoteca “Atlantique” di viale Umbria, locale alla moda e frequentato da giovani bene, dove però qualche coltellata ci è scappata.
Apriti cielo, si scatena l’inferno: destra e sinistra unite affinchè le discoteche non chiudano troppo tardi, innanzi tutto.
Poi il capogruppo di An, Carlo Fidanza, ci informa che “un conto è eliminare i postacci luridi, ma a ballare ci vanno tutti, politici inclusi e all’Atlantique la Lista Moratti ci aveva organizzato la festa per chiudere la campagna elettorale. Un conto è chiudere i locali frequentati da persone poco raccomandabili e bande di latinos, un altro chi ha investito migliaia di euro per la sicurezza del locale”.
Magari su quanto siano “poco raccomandabili” anche i politici ci sarebbe da sentire l’opinione dei cittadini, ma andiamo avanti.
Un altro esponente di An, Giovanni Bozzetti, parla di “decisioni oscurantiste e chiusure anticipate dei locali, se all’Atlantique c’è stata una rissa finita a coltellate è solo un caso che può accadere in qualsiasi discoteca e non c’entrato i proprietari”.
In pratica la mancanza di sicurezza non è all’interno dei locali, ma fuori, causa la criminalità diffusa. Ma non avevate detto che con le truppe dei militari di Nosferatu La Russa i problemi erano risolti? Problemi interni ad An ?
Non diremmo visto che interviene anche Forza Italia e ci spiega che non è un problema la diatriba: “Non si può essere severi con i proprietari delle discoteche milanesi, in fin dei conti anche il presidente Berlusconi qualche mese fa aveva fatto le sei del mattino in un locale in corso Como”… Ah ecco, beh allora se anche Silvio è stato in disco, ovvio che non ci saranno più problemi da risolvere.
Arriviamo poi agli ultra liberisti di Forza Italia secondo cui ” ogni cittadino deve essere libero di andare a dormire alle 22 o fare le sei del mattino, le grandi capitali europee vivono 24 ore su 24″ e via dicendo… tutti “figli dei fiori” anche tra i forzisti insomma.
Ma poi arriva una parola chiarificatrice anche dal Pd: ” A furia di controlli, discoteche e locali stanno chiudendo uno dopo l’altro, è ora di cambiare politica”.
Certo non facciamo più controlli, per la sicurezza è certamente il toccasana, chissà come non ci si è pensato prima.
Povero De Corato, de-gradato sul campo da alleati, oppositori e compagni di partito.
Lui si difende dicendo che “le chiusure sono motivate tutte per evitare situazioni estreme come quelle già accadute”, ma magari non sa che la classe politica milanese “vive di notte”, frequenta discoteche, è amica di tanti proprietari.
Lui poveretto la notte magari gira sulle auto dei vigili municipali per controllare le periferie, si addormenta contando, invece che le pecore, i militari di guardia al bidone di benzina messi da Nosferatu per le strade.
Non sa che il “politico di razza” frequenta le discoteche alla moda, sorseggia alcolici, si circonda di “bella gente” magari un po’ “fatta” di coca, ne tutela gli interessi di lobbie.
Meno male che il cittadino che l’indomani va a lavorare dorme, il giorno che scende in strada e li vede, li getta nell’acqua dei Navigli dopo averli zavorrati.
E poi parlano di sicurezza, reclamano rigore, strombazzano di “linea dura”.
Quando qualcuno applica semplicemente la legge gli saltano addosso .
Forza Riccardo, la gente normale è con te.
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