NO TAV, RESISTENZA A OLTRANZA: “CHI PENSA SIA UN CAPITOLO CHIUSO HA FATTO MALE I CONTI”
LA RABBIA PER LA “DECISIONE INFAME” DEL GOVERNO
“Avevamo detto che avremmo portato più gente possibile al cantiere, per far vedere a tutti da vicino contro cosa lottiamo e lo abbiamo fatto”.
Lo scrive Notav.info, sito internet di riferimento del movimento che si oppone alla Torino-Lione, commentando la manifestazione di ieri in Valle di Susa. “A differenza di tanti, il movimento No Tav mantiene sempre le sue promesse” affermano. “Il ‘come’ abbiamo raggiunto il cantiere, che fa tanto notizia, è lo stesso in cui lo abbiamo fatto molte altre volte”.
“Un pacifico fiume in piena fatto di migliaia di volti di ogni età – si legge – è partito da Venaus per arrivare a Giaglione e trasformarsi in un torrente in piena che si è diviso in mille rivoli tentando raggiungere il cantiere della vergogna. Il dispositivo di sicurezza tanto decantato dal ministro Salvini, con i suoi 500 agenti, faceva… acqua da tutte le parti! I jersey sono venuti giù e una marea di bandiere crociate ha violato la zona rossa” scrivono dal Movimento.
“Eravamo veramente tanti, sorridenti e determinati a ribadire che nonostante le parole di Conte e il voltafaccia delle stelle al governo, non ci saremmo fermati neanche un attimo, come avviene da tutti questi anni”.
Non finisce qui, assicurano i No Tav. “Abbiamo reagito all’infame decisione del Governo dicendo che per noi ‘non è cambiato niente. Tanti pensavano di poter chiudere il capitolo della lotta No Tav. Hanno fatto male i loro conti. Qui c’è un libro appena aperto – si legge – fatto di resistenza e determinazione, con tante pagine ancora da scrivere. Siamo dalla parte giusta della storia”.
Ed ancora: “Sono vent’anni che politici e giornali provano a scrivere patetici coccodrilli, recitando un de profundis della lotta No Tav pregando che si possa finalmente mettere la parola fine all’esercizio di coerenza e determinazione che ha preso corpo in questa valle”, sottolinea ancora notav.info che conclude il suo editoriale con un esplicito “avanti Notav!”.
(da “Huffingtonpost”)
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