PACIFICI E PARENZO BLOCCATI UNA NOTTE AD AUSCHWITZ
IL CAPO DELLA COMUNITA’ EBRAICA E IL GIORNALISTA RESTANO BLOCCATI DENTRO IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO…E PER LIBERARLI DEVE INTERVENIRE LA FARNESINA
Sono rimasti chiusi dentro per diverse ore ad Auschwitz.
Hanno provato ad uscire da una finestra, l’allarme è suonato. E la Polizia polacca li ha fermati. Il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, il portavoce della Comunità Fabio Perugia e il giornalista di Matrix David Parenzo con la sua troupe sono rimasti chiusi all’interno del campo di concentramento ieri sera dopo che avevano girato un servizio in occasione delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della liberazione del campo nazista.
Pacifici e Parenzo hanno tentato di uscire dalla finestra e sono stati fermati dalla polizia polacca e poi portati in commissariato.
Dopo diverse ore sono stati rilasciati.
“Siamo stati sequestrati da un’ora dalla polizia polacca dentro Auschwitz dopo trasmissione di Matrix – scrive in un tweet Riccardo Pacifici – Una vergogna”.
“Il Campo era abbandonato e senza sicurezza – si legge in un altro tweet di Pacifici – Il reato mio e di David Parenzo è stato quello di provare ad uscire da una finestra”.
Con un ultimo tweet Pacifici annuncia: “Usciti tutti ora dal commissariato. Una follia”.
“Finalmente stiamo per ripartire dalla Polonia dopo essere stati sequestrati follemente dalle autorità polacche”, scrive Fabio Perugia su twitter.
Pacifici e Parenzo, che avevano l’autorizzazione per collegarsi in diretta dal campo di Auschwitz, sono stati poi portati nel commissariato locale, insieme a Fabio Perugia, portavoce della Comunità ebraica di Roma, Gaetano Mazzarella e Matteo Raimondi, della troupe di Matrix.
È dovuto intervenire il consolato, l’ambasciata ed anche l’unità di crisi della Farnesina per risolvere una vicenda dai contorni surreali.
Pacifici e Parenzo hanno definito la vicenda kafkiana. “Certamente non si tratta di un’azione antisemita ma piuttosto – ha spiegato Pacifici all’ANSA – di una falla nel campo. Chiaramente la struttura non è protetta, come dimostrano le finestre aperte”.
I cinque italiani sono stati di fatto accusati di effrazione ma stanno già facendo rientro a Roma dopo la brutta nottata.
“Non è stato un episodio piacevole – ha detto ancora Pacifici – anche perchè accaduto nel luogo in cui sono morti mio nonno e mia nonna. Mi ha dato fastidio emotivamente tanto che ho detto ai poliziotti: ‘O mi arrestate o mi lasciate libero perchè sono profondamente turbato’. Una storia surreale.
(da “Huffingtonpost”)
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