PARISI SI CANDIDA LEADER DEL CENTRODESTRA, LE MEZZE PIPPE ROSICANO
“DOBBIAMO RICOSTRUIRE UN’AREA LIBERAL-POPOLARE”… “SI LAVORI PER VINCERE, NON PER FAR PERDERE QUALCUN ALTRO”…”NON MI INTERESSA RIPORTARE NEL CENTRODESTRA QUALCHE PARLAMENTARE , MA GLI ELETTORI CHE SONO SCAPPATI”
Candidato leader del centrodestra? “Non è vero che io oggi faccio questo perchè domani voglio fare quello. Al momento decisivo si deciderà chi è il candidato più competitivo in quel momento. Non sto dicendo: io no. Dico che al momento giusto si vedrà “.
Così Stefano Parisi, ex manager e candidato alle Comunali di Milano, intervistato dal direttore del Giornale
“Il tema non è chi siederà più vicino o lontano a Berlusconi, che sulle questioni cruciali avrà la parola definitiva”, sottolinea.
“La domanda è: chi ha tela da tessere e cose da dire? Chiunque ha queste caratteristiche sarà in corsa. A un patto”. “Che si corra senza alchimie, spinti dalla volontà di vincere e non da quella di fare perdere qualcun altro”.
Alla convention “Megawatt”, in agenda a Milano, Parisi vuole portare i contributi “di persone che a un’assemblea di partito non andrebbero, ma che sono disponibili a partecipare a una discussione libera e aperta”.
Con l’obiettivo di “ricostruire una piattaforma ideale per un’area liberale popolare che si contrapponga in modo chiaro e netto alla sinistra”.
“Sono contro il nuovismo”, aggiunge Parisi. “Penso che l’Italia abbia bisogno di persone di esperienza, non necessariamente politica. Non basta essere giovani e uscire dal web per poter fare il sindaco di Roma, come insegna la storia di queste ore. Ma c’è un ma”.
“Se il centrodestra vuole recuperare i dieci milioni di voti persi e tornare forza di maggioranza ci sarà posto per tutti. Ma chi invece pensa solo a sopravvivere alla meno peggio si mette ai margini da solo”.
Parisi ha idee chiare anche sulle primarie: “O sono regolate come negli Stati Uniti o sono una farsa”.
E su una mano tesa a Salvini risponde in pratica che è un problema della Lega con chi vuole stare, non suo.
Alfano? “A mio avviso non si deve raccogliere per raccogliere, fare l’Attak per rimettere insieme i cocci. Il problema non è riportare nel centrodestra un ministro o un parlamentare, è riportarci le persone. Non dobbiamo andare a caccia di deputati ma di elettori”
(da “Huffingtonpost”)
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