PERCHE’ I CINQUE DEPUTATI CHE HANNO RICHIESTO IL BONUS NON SONO ANCORA USCITI ALLO SCOPERTO
SI LASCIA LORO IL TEMPO DI ORGANIZZARE LA GIUSTIFICAZIONE: SCARICARE SUI COMMERCIALISTI “IL DISGUIDO”… I TRE LEGHISTI IN CONTATTO CON I VERTICI
Continuano ad aggiungersi tasselli al giallo dei cinque deputati che hanno chiesto, nel corso dei mesi più duri del lockdown, il bonus da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi e alle partite iva, elargito dal governo per ovviare all’emergenza anche economica causata dal coronavirus. Oggi arriva anche l’informazione aggiuntiva che soltanto 3 su 5 dei deputati che lo hanno richiesto hanno anche incassato lo stesso bonus. Secondo quanto riportano le fonti, due deputati beneficiari sarebbero della Lega e un altro del Movimento 5 Stelle.
Sembra che i tempi siano praticamente maturi per comunicare all’opinione pubblica i nomi delle persone coinvolte in questa operazione. La sensazione è che si voglia dare loro del tempo per permettere di comunicarlo in prima persona
L’attenzione del partito di via Bellerio si sarebbe concentrata su due deputati, con i quali — spiegano fonti del Carroccio — si sarebbe aperto un confronto a livello di capogruppo.
Aggiungiamo poche considerazione
1) I cinque deputati che hanno fatto la richiesta vanno espulsi dal partito di appartenenza: il fatto che due di loro non abbiano ottenuto il bonus non fa venire meno l’indecenza di averlo chiesto, al pari dei tre che l’avrebbero pure incassato, nessuna differenza.
2) L’Inps avrebbe dovuto fare subito i nomi perchè la delibera Anac 59 del 15 luglio 2013 lo consente in base alle norme anti-corruzione (vi rimandiamo ad articolo specifico sul nostro blog). Non esiste in questo caso violazione della privacy: la pubblicazione dei nomi è vietata solo qualora da tali dati “sia possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute ovvero alla situazione di disagio economico-sociale degli interessati”.
3) Tre deputati sono della Lega, uno ciascuno del M5s e di Italia Viva.
Il M5S ha annunciato che ci sarà l’espulsione, la Lega la sospensione (una farsa), Italia Viva nega che sia coinvolto un loro parlamentare “per quanto ci risulta”
Il M5s e Italia Viva non avrebbero ancora individuato il loro rappresentante, nella Lega pare di sì. Resta il fatto che trascorse 30 ore dalla notizia nessuno si è autodenunciato e si continua a coprire i responsabili.
E’ un segnale del degrado della politica italiana e della mancanza di dignità di questi soggetti.
4) Guadagnare tempo a cosa serve? Semplice, a permettere a queste cinque persone di costruire una giustificazione plausibile per gli elettori boccaloni.
L’abbiamo anticipata ieri: sono stati i commercialisti a richiedere il bonus “a loro insaputa”, in quanto, avendone diritto, hanno agito in automatico senza chiedere loro se erano d’accordo.
I poveretti si sono così trovati, sempre a loro insaputa, 600+ 600+ 1.000 euro (per tre mesi) sul conto corrente e non se ne sono accorti, pensando a un regalo anticipato della Befana.
Una bella conferenza stampa, sguardo contrito di chi era all’oscuro di tutto, immediata restituizione degli eurini e tutto finirà a tarallucci e vino.
Solo un “disguido” per dirla alla Salvini.
Anche perchè ognuno ha gli elettori che merita.
Giusto così.
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