POSSIBILE CHE IN ITALIA L’ALTERNATIVA SIA SOLO FRA VENDITORI DI PENTOLE?
DA VESPA EMERGE IL VUOTO DI GRILLO: SE INTERROMPI I SUOI MONOLOGHI STRAMPALATI E GLI PONI DOMANDE CONCRETE NON SA RISPONDERE
Ho fatto lo sforzo di seguire per 60 minuti il presunto show di Beppe Grillo a “Porta a Porta”: a differenza di chi ce l’ha mandato (e non parlo di Casaleggio) ero convinto che non sarebbe stata questa la strada per tentare il sorpasso al Pd.
E quei 60 minuti mi hanno dato ragione.
Perchè nella battaglia tra venditori di pentole avariate, il pubblico del mercato rionale sceglie sia per convinzione che per interesse.
Insomma deve fiutare l’affare.
Non a caso Berlusconi vinse con la promessa dell’Imu (e oggi si trova a pagare la Tasi ancora più alta) e Renzi vincerà grazie agli 80 euro senza coperture (e gli italiani se ne accorgeranno in ritardo, come sempre, l’anno prossimo).
Ma mentre costoro avevano a fianco economisti-battitori che davano credibilità alle loro panzane, Grillo non ha nessuno, se togli la nefasta presenza dell’allampanato Casaleggio.
E di suo, comicità a parte, Grillo è solo in grado di produrre monologhi incasinati per una platea di incazzati, quindi potenzialmente sensibili al “mandare tutti a casa”.
Nella parte “destruens” ripete, da buon orecchiante, quello che tanti movimenti anticasta dicono da molti anni prima di lui.
Ma nella parte propositiva è un disastro e si vede che recita.
Se poi lo mandi fuori dal copione con una semplice osservazione (e Vespa non ha certo infierito) , si perde, annaspa, beve per prendere tempo, diventa evasivo.
Qualche esempio?
Gli chiedi se è per il proporzionale e ti risponde che “abbiamo presentato una nostra proposta”, ma non sa neanche dire quale e cambia discorso.
Gli chiedi dell’immigrazione e ti parla di satelliti.
Gli chiedi: ” ma non raggiungerai mai il 51%, come puoi governare senza alleanze?” e bonfonchia “poi vedremo”.
Gli parli della mancanza di democrazia interna e ti risponde da comico: “non decido io”.
E a fronte di 10 milioni di elettori dovrebbero poi decidere quando va bene in 20.000 iscritti al Movimento? Silenzio.
Unica arma da usare era il reddito di cittadinanza, ma non sa giocarsela: “costa minimo 19 miliardi” osserva Vespa “se per Renzi è stato un problema trovare 6 miliardi, come ne trovi 19?”
E qua Grillo sprofonda : prima parla di tagli ai rimborsi elettorali, peccato si dimentichi che già sono stati eliminati, poi di tagli all’editoria (pochi milioni) , quindi misteriose misure sul gioco d’azzardo on line (invece di eliminarli vuole incentivarli, così raddoppiano i suicidi dei disperati?).
Quando non sa più come uscirne si aggrappa alle spese militari, dimenticando che se tagli la produzione crei anche disoccupazione.
Alla fine tutti quelli in buona fede hanno capito che il reddito di cittadinanza non avrebbe coperture e l’unico argomento capace di fare presa viene mandato a puttane.
Rimangono le dentiere fatte col riciclo delle stampanti, lo svilimento di teorie ambientaliste che avrebbero meritato spiegazioni all’altezza, qualche battuta da cabaret, un approccio reazionario al problema immigrazione, “la crescita felice” e la redistribuzione del debito (perchè non comincia lui?), un referendum sull’euro che non si potrà fare mai perchè è vietato e lui lo sa bene.
Mi fermo qua.
Avrà anche portato in dono a Vespa un castello con politici e giornalisti dietro le sbarre, ma il vero castello di carta stasera è caduto a lui.
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