PRONTI A RISALIRE SUL CARRO DI SILVIO
DA COSTA A FORMIGONI… TRA GLI ESULI DI FORZA ITALIA E’ PARTITA LA CORSA AL RIENTRO
Onorevoli migranti di ritorno.
Così il Corriere della Sera definisce gli esuli che, dopo aver abbandonato Forza Italia, ora puntano a risalire sul carro del leader Silvio Berlusconi.
Secondo il Corsera, c’è già una bella fila. Ne fa parte anche il ministro degli Affari regionali Enrico Costa, che in un’intervista a Repubblica spiega di essere “pronto a lasciare il governo” per ricostruire un ponte con il partito di Berlusconi.
In prima linea c’è la senatrice salernitana Eva Longo, la stessa che tre anni fa — ricorda il Corriere — si era precipitata a farsi un selfie con Matteo Renzi.
Ora è acqua passata: Berlusconi è come rinato. Si sente che è ancora in grado di capire come nessun altro i bisogno della gente”, dice.
E ancora: “Io me n’ero andata per la situazione locale di Salerno, non per Berlusconi. In ogni caso — aggiunge — avevamo fatto un discorso più ampio sulla necessità di sostenere le riforme. Adesso vediamo se tornare dentro Forza Italia”.
Quella della Longo, in realtà , sembra una speranza condivisa da molti ex forzisti. Secondo il Corriere, a breve si sfilerà dal governo per ricongiungersi al Cavaliere anche un ministro, Enrico Costa:
Il dado è tratto, siamo alle formalità . “Costa è un amico, un liberale. Non posso far altro che apprezzare il livello di attrazione di Forza Italia nei confronti di chi ci aveva, momentaneamente, lasciati”, esulta Renato Brunetta.
Ed è lo stesso ministro, intervistato da Repubblica, a esprimersi così:
“Con Berlusconi è capitato di sentirci, anche se non in questi ultimi giorni, il rapporto umano è stato sempre positivo. Pur non avendo condiviso il percorso degli ultimi anni. Ma tutto è avvenuto sempre nel rispetto reciproco. Quel che conta è la sua apertura di domenica. Denota una grande visione del futuro per l’area moderata. E io sono favorevole alla ricostruzione di un ponte con quell’area. Non occorre avere tanti ingegneri e progettisti, ma manovali, per farlo. I panni del manovale li indosserei volentieri”.
Gli esuli pronti a tornare si contano sia tra gli “alfaniani” che tra i “verdiniani”. Scrive ancora il Corsera:
Da Massimo Cassano a Pippo Pagano, da Guido Viceconte a Roberto Formigoni, che già aveva divorziato dal ministro degli Esteri […]. In subbuglio anche la pattuglia di Verdini. Oltre alla Longo, scalpitano il duo siciliano Scavone-Compagnone e Ciro Falanga.
Alfano, intanto, in un’intervista a La Stampa, dichiara ufficialmente conclusa la collaborazione con il Pd. “La collaborazione con loro si è ormai conclusa, sosteniamo lo stesso governo, ma non facciamo parte della stessa coalizione: diciamo che abbiamo un parente in comune, di nome Gentiloni, ma tra noi e loro non c’è più alcun legame”.
Come dire, se ancora ce ne fosse bisogno: liberi tutti.
(da “La Stampa”)
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