QUAL’E’ IL FUTURO DELLA TAV? SETTE RISPOSTE A SETTE DOMANDE
COSA PUO’ ACCADERE, IL RUOLO DI CONTE, DOVE PREVALGONO LE REGIONI DEL M5S E DOVE QUELLE DELLA LEGA, COSA SONO LE CLAUSOLE DI DISSOLVENZA
Cosa accade lunedì al Cda di Telt?
La società italo-francese riunirà il Cda e darà il via alla pubblicazione degli “avis de marchès” (avvisi a presentare candidatura) per i lotti francesi della Torino-Lione. Questa era la previsione della vigilia e questa è la decisione che verrà presa. In questo modo l’Italia non perderà 300 milioni di euro di finanziamenti europei, come sarebbe accaduto in caso di rinvio. Tutto come previsto.
Quale novità ha introdotto l’intervento di Giuseppe Conte?
Negli “avvisi”, che sono una sorta di bandi preliminari, sarà inserita esplicitamente una “clausola di dissolvenza” – in realtà già prevista nella normativa francese – che consente alla stazione appaltante (Telt) in qualunque momento di non procedere alla seconda fase del bando di gara senza oneri per sè e per Italia e Francia.
Per questa seconda fase, Telt si impegna a non procedere in assenza di un avallo dei Governi di Roma e Parigi. Servirà quindi un via libera chiaro di Italia e Francia entro sei mesi perchè si vada avanti. Tempo in cui si dovrebbe procedere alla interlocuzione fra Roma, Parigi e Bruxelles per riduscutere l’opera, come previsto dal Contratto di Governo.
La Tav si ferma o va avanti?
La Torino Lione per ora va avanti. Cambia che ora serve una determinazione dei Governi per procedere alla seconda fase dei bandi – in precedenza avveniva in automatico – con la trasmissione dei capitolati per le offerte.
Perchè Di Maio canta vittoria?
I 5 stelle hanno sei mesi di tempo per ridiscutere il progetto. I bandi di gara, invece di partire in automatico, partono solo con l’esplicito e preventivo avallo governativo. Si può aprire il confronto con la Francia e non basta un silenzio assenso, serve un via libera chiaro per poter procedere alla realizzazione dell’opera. In questo modo viene rispettato il dettato del Contratto di Governo sulla ridiscussione del progetto.
Perchè Salvini è soddisfatto?
La Lega ottiene che l’opera non si fermi del tutto e che non si perdano i 300 milioni di finanziamento europeo. Nei sei mesi di tempo che serviranno per dare una risposta alla Telt, come ha detto il vice premier leghista, se non si troverà un’intesa a livello di Governo, ci sono la via parlamentare — che vede una schiacciante maggioranza pro Tav — e quella popolare, con un referendum che vede favoriti i Sì.
Come accoglie Telt il nuovo scenario?
Per Telt il Cda si svolge senza particolari stravolgimenti, la Tav va avanti con gli avvisi sui lotti francesi che erano previsti e non si perdono i fondi Ue. La sensazione, però, è che fra poco meno di sei mesi si potrebbe assistere alla stessa impasse politica.
Cosa sono le clausole di dissolvenza?
Consentire di dichiarare all’occorrenza “senza seguito” una procedura di gara già pubblicata, ma per cui nel frattempo siano venute meno le volontà politiche di procedere. Stabilisce questo la norma “dissolvente” prevista dalla legislazione francese e ora esplicitamente prevista da Telt negli ‘avis de marches’. La facoltà è prevista nel capitolo 5 del nuovo codice unico degli appalti francese senza onori nè obblighi.
(da “La Repubblica”)
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