QUANDO AI LEGHISTI ANDAVA BENE LA VISITA IN ITALIA DI GHEDDAFI E LA SCENEGGIATA DI 700 RAGAZZE INVITATE DAL LEADER LIBICO NELL’AMBASCIATA DI ROMA CON DONO DEL CORANO E SERMOME ISLAMISTA
DIECI ANNI FA LA LEGA E LA MELONI ERANO AL GOVERNO CON BERLUSCONI…GHEDDAFI PARLO’ PER OLTRE UN’ORA E TRE RAGAZZE HOSTESS SI CONVERTIRONO ALL’ISLAM
Era il mese di agosto 2010 e in carica c’era il governo Berlusconi, alleato con la Lega (che aveva illustri ministri), quando Gheddafi arrivo’ in visita ufficiale in Italia su invito del nostro esecutivo.
Una veloce accoglienza nella saletta riservata e poi il corteo blindato raggiunge la residenza dell’ambasciatore libico sulla Cassia: lì Gheddafi ha piantato la sua inseparabile tenda beduina e lì vicino, nel cortile dell’adiacente accademia libica, lo aspettano da ore centinaia di avvenenti ragazze allertate dall’agenzia Hostessweb: è la replica delle “lezioni di Islam” tenute nel novembre dell’anno scorso.
Prima duecento, poi cinquecento, qualcuna si spinge a contarne addirittura mille.
Gheddafi le riceve a scaglioni. “Convertitevi all’Islam, Maometto è l’ultimo dei profeti”, le esorta distribuendo copie del Corano.
Tre di loro, velate, lo fanno davvero, con un veloce rito “benedetto” proprio dal colonnello.
Poi l’orizzonte si allarga, forse un po’ troppo, e la “chiamata” di Gheddafi si estende a tutto il Continente: “L’Islam – profetizza con un occhio all’adesione della Turchia – dovrebbe diventare la religione di tutta l’Europa”. E non è finita.
Lunedì si replica: altre ragazze, altre lezioni, altre ‘sorprese’. L’incontro con alcune ragazze era avvenuto anche in occasione dell’ultima visita romana del colonnello.
Tra le ragazze (pagate 70 euro dall’agenzia), tre uscirono con il velo islamico che copriva il loro volto, simbolo della conversione avvenuta.
Nessuno nel centrodestra ebbe a che ridire, nessun futuro sovranista (da Salvini alla Meloni) gridarono allo scandalo, anche perchè erano al governo del Paese.
Tutti proni a un terrorista internazionale, attenti a non offendere chi auspicava una “conversione religiosa” dell’intero continente, nessuno critica a ragazze pagate per assistere a una sceneggiata, nessun insulto alle tre giovani che ostentavano all’uscita il velo islamico.
Oggi scoprono il “terrorismo islamico” dopo aver steso il tappeto rosso a un terrorista, al cui confronto Cesare Battisti è una mammoletta.
E’ il sovranismo all’amatriciana.
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