QUANDO MARONI COME MINISTRO DEGLI INTERNI AUSPICAVA L’ACCOGLIENZA DIFFUSA DEI PROFUGHI IN TUTTI I COMUNI
NEL 2011 LA LEGA AL GOVERNO FECE QUELLO CHE ADESSO CONTESTA… E REGOLARIZZO’ 200.000 IMMIGRATI
In questo intervento in Parlamento del 30 marzo 2011 il ministro Maroni spiega il funzionamento della distribuzione dei profughi provenienti dai Paesi del nord Africa. All’epoca Maroni aveva proposto alle Regioni un piano per la distribuzione equa dei rifugiati con un criterio molto semplice: ossia in base al numero degli abitanti.
Signor Presidente, la drammatica crisi che ha sconvolto i Paesi del nord Africa sinora ha spinto sulle coste italiane, in poco più di due mesi, oltre 22 mila cittadini extracomunitari contro i soli 25 dello stesso periodo dello scorso anno. È un fenomeno di straordinarie proporzioni, un’emergenza umanitaria, sia per la quantità degli arrivi, che per l’intensità con cui si sono susseguiti. Basti considerare che, lo scorso anno, i dati che ho citato,riferiti ai primi tre mesi, dicono, appunto, di un numero esiguo rispetto al fenomeno che si sta oggiverificando.
Un fenomeno che il Governo ha compreso dall’insorgere della crisi del Maghreb tanto da dichiarare immediatamente lo stato di emergenza umanitaria sul territorio nazionale. Questa decisione ci ha consentito, con la nomina del prefetto Caruso a commissario del Governo, di pianificare da subito una serie di interventi per garantire, non solo l’accoglienza degli immigrati, in maggior parte clandestini, ma anche la sicurezza dei cittadini italiani.
L’unità di crisi del Viminale,che segue l’emergenza umanitaria ventiquattrore su ventiquattro, ha messo a punto nei giorni scorsi quel piano di completa evacuazione degli immigrati da Lampedusa che, oggi, il Presidente delConsiglio ha illustrato proprio a Lampedusa.
Dall’inizio della crisi sono già stati trasferiti da Lampedusa, nei centri del Ministero dell’interno, oltre 13 mila immigrati.
A tutti è stata assicurata assistenza umanitaria e sanitaria, oltre che la possibilità di richiedere la protezione internazionale.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle regioni, tra poco incontrerò i rappresentanti delle regioni, delle province e dei comuni.
Ho proposto loro un piano per la distribuzione equa, in tutte le regioni, con la sola esclusione dell’Abruzzo per i soliti motivi, dei rifugiati, con un criterio molto semplice, ossia in base al numero degli abitanti, alla popolazione.
Sentirò oggi le regioni e mi auguro che vi sia quella solidarietà di tutte le regioni che è stata invocata, da ultimo, dal Presidente della Repubblica.
Magari Salvini vi potrà dire che quella era un’altra Lega, con altri dirigenti (curioso visto che Maroni è Presidente di Regione per la Lega Nord), allora voi raccontategli di quando il governo di centro-destra del quale faceva parte la Lega Nord regolarizzò 200 mila immigrati.
(da “NextQuotidiano”)
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