QUANDO PENSI CHE ADINOLFI ABBIA TOCCATO IL FONDO E TI ACCORGI CHE NON E’ VERO
LE IGNOBILI PAROLE CONTRO PAOLA EGONU CHE NON AVREBBE “TITOLI SPORTIVI” CHE GIUSTIFICHINO LA NOMINA A PORTABANDIERA OLIMPICA
Ergersi a rappresentante della famiglie con percentuali da prefisso, ma poi criticare la legittima scelta del Comitato Olimpico Internazionale di scegliere Paola Egonu come portabandiera alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Mario Adinolfi continua a essere molto attivo sui social network, polemizzando per qualsiasi cosa.
Dopo quell’assurdo tweet sul luogo della morte di Raffaella Carrà, infatti, il leader del Popolo della Famiglia non ha fatto mancare il suo supporto all’inutile e sterile polemica sulla decisione di “premiare” la più forte pallavolista d’Italia e d’Europa.
“Paola Egonu diventa portabandiera olimpica perché incarna un cliché e non per meriti sportivi, ci sono almeno 30 atleti nella delegazione italiana con un curriculum più valido della Egonu, ma con la colpa di essere bianchi o eterosessuali – ha sentenziato Mario Adinolfi su Twitter -. Egonu è un triste inno al conformismo”.
Su una cosa Mario Adinolfi ha ragione: Paola Egonu incarna un cliché: quello dell’atleta di spicco della fortissima Nazionale italiana di volley.
Anzi due, perché c’è anche quello della pallavolista più forte del panorama europeo. E per lei parla il suo curriculum che incarna la perfezione sportiva.
A soli 23 anni, infatti, la ragazza nata a Cittadella ha vinto quasi tutto. E lo ha sempre fatto da protagonista (o da MVP, per usare un acronimo molto in voga nel mondo dello sport): dallo scudetto di quest’anno con la maglia di Conegliano, alle 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane di volley. E se questo non bastasse, a livello internazionale è ancora meglio: 2 Champions League e un Mondiale per club (e stiamo tralasciando le medaglie mondiali ed europee con la maglia azzurra).
Il tutto non da comprimaria, ma da protagonista (come certificato dai riconoscimenti individuali, agevoliamo la pagina Wikipedia per scorrere il suo palmares).
Numeri e risultati migliori di quelli elettorali di Adinolfi&Co. Senza cliché.
(da agenzie)
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