RAMPELLI POTREBBE CANDIDARSI A SINDACO DI ROMA NEL 2026, PER LUI SAREBBE UNA RIVINCITA: NEL 2021 GLI PREFERIRONO MICHETTI PER IL COMUNE E NEL 2023 FRANCESCO ROCCA, COME CANDIDATO PER LA REGIONE LAZIO
PER LA “FIAMMA MAGICA” SAREBBE UN MODO PER MANDARLO DI NUOVO A SBATTERE, VISTO CHE IL BIS DI GUALTIERI È CONSIDERATO QUASI SCONTATO… IL RAMOSCELLO D’ULIVO A RAMPELLI SERVE ANCHE A CONTRASTARE LA “TERZA CORRENTE”, QUELLA DI LOLLOBRIGIDA
Sostanzialmente certa la ricandidatura di Roberto Gualtieri a sindaco di Roma, a destra hanno pensato come sfidante a Fabio Rampelli. «Le sorelle Meloni sono d’accordo e a lui non dispiace», assicurano autorevoli fonti sia di FdI che di Forza Italia.
Rimasto fuori dal Governo prima e costretto a farsi da parte poi come aspirante governatore del Lazio, il capo dei Gabbiani di Colle Oppio si preparerebbe così alla sfida per il Campidoglio.
Tanto a destra quanto a sinistra i più considerano quasi scontato il bis di Gualtieri. «Non c’è partita», ripetono sottovoce anche dal fronte sovranista.
L’ex mentore di Giorgia Meloni sacrificato nuovamente per il partito? Probabile. E lui da buon soldato non si sottrae. Ma nell’ipotesi della candidatura a sindaco c’è qualcosa di più della sola partita per la guida della Capitale.
Alla premier e alla sorella Arianna da tempo pesa la figura del vice presidente della Camera, leader di quella che, seppur negata, è stata di fatto sinora l’unica vera corrente in FdI, il partito che la presidente del consiglio vuole resti un monolite.
Negli ultimi mesi però, si sta pian piano facendo largo una terza corrente, quella di “Lollo”. Non più solo meloniani e rampelliani. Come dicono diversi esponenti di FdI, ci sono ormai anche «quelli di Lollo».
Per contenere e allo stesso tempo smontare una terza corrente, tanto la premier quanto la sorella stanno così aprendo sempre più all’ex mentore. E se da una parte c’è l’ipotesi della candidatura a sindaco di Roma, dall’altra ci sono concessioni in vista anche sul fronte della sanità del Lazio.
Rampelli non condivide molto alcune scelte della direzione Salute e vorrebbe un suo uomo al posto di Andrea Urbani, manager legatissimo a Francesco Rocca e componente fondamentale del cerchio magico del governatore. Un cambio alla guida della Direzione sarebbe inoltre condiviso anche da parte del Ministero della salute e, fallito un primo tentativo con un manager rimasto poi alla guida di un’azienda sanitaria, ora c’è chi sta lavorando di nuovo all’obiettivo.
(da la Repubblica)
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