REGIONALI GERMANIA EXIT POOL, AVANZANO I NEONAZISTI MA L’ANNUNCIATO SORPASSO NON C’E’
SASSONIA ALLA CDU E BRANDEBURGO ALL’SPD… AVANZANO ANCHE I VERDI
La marea nera del malcontento ex-Ddr c’è stata, e pure alta, ma gli argini dei due grandi partiti al governo a Berlino – anche se scricchiolando – tutto sommato hanno retto: nelle due elezioni regionali svoltesi nell’est della Germania, in Sassonia e in Brandeburgo, i neonazisti dell’Afd hanno rispettivamente triplicato e raddoppiato i consensi ma non sarebbero riusciti nel colpo storico di diventare primo partito in una regione tedesca, come i sondaggi avevano lasciato ipotizzare almeno a Postdam
Il partito cristiano-democratico (Cdu) della cancelliera Angela Merkel e quello socialdemocratico (Spd) al momento senza una guida – i due pezzi dell’inquieta Grande coalizione al potere a livello nazionale – hanno conservato il primato nelle rispettive roccaforti che governano da tre decenni.
In Sassonia, la regione con capoluogo Dresda e la più popolosa fra le due in cui si è votato, secondo proiezioni l’Afd ha raccolto il 27% dei voti, tre volte di più rispetto al 9,7% che ebbe nelle precedenti regionali del 2014.
La Cdu, perdendo sei o sette punti rispetto al 39,4% di cinque anni fa, si confermata primo partito col 32-33% dei consensi.
Era però in Brandeburgo, la regione che circonda Berlino, che i sondaggi avevano prospettato un testa a testa tra formazione xenofoba e un pilastro della democrazia tedesca, la Spd che fu di Willy Brandt ed Helmuth Schmidt.
Qui l’Afd avrebbe raddoppiato i consensi passando dal 12,2% del 2014 ad un attuale 23-24%. Ma i socialdemocratici, pur perdendo sei punti, avrebbe raccolto il 27%: un margine risicato, ma dunque senza sorpasso.
In entrambe le regioni i Verdi hanno proseguito il loro trend positivo trainato dalle preoccupazioni dei tedeschi per i cambiamenti climatici ottenendo il 10% in Brandeburgo (+4 punti) e l′8,5% in Sassonia (+2 punti).
Soprattutto in Sassonia, dove peraltro la Sinistra sarebbe in calo di otto punti al 10,5%, sarà problematico proseguire la Grande coalizione al governo a Dresda.
La campagna elettorale è stata dominata dai temi della sicurezza sociale – una vera ossessione, anche in Laender con livelli di criminalità e migrazione molto bassi – e del clima – sempre più sentito dalle giovani generazioni in particolare.
Malgrado si sia molto insistito, nelle settimane precedenti il voto, sulla difficoltà dei cittadini della ex Germania Est, sul loro essere considerati cittadini di seconda classe, sul cronico ritardo che registrano rispetto al resto del Paese, secondo un sondaggio di Infratest Dimap l’83 per cento degli intervistati in Sassonia e Brandeburgo si è detto “soddisfatto” della propria situazione economica.
(da agenzie)
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