RIDER PICCHIATO A CAGLIARI, IDENTIFICATI I PRIMI RAGAZZI, DOVRANNO RISPONDERE DI VIOLENZA PRIVATA
IL SINDACO DOPO L’INCONTRO CON IL LAVORATORE 52ENNE: “UN UOMO DI GRANDE DIGNITA’, L’HO ABBRACCIATO E GLI HO CHIESTO SCUSA A NOME DI TUTTA LA CITTA'”
A tre giorni di distanza dall’aggressione del rider, a Cagliari, durante i festeggiamenti per la vittoria della Nazionale italiana nella semifinale Euro 2020, il sindaco Paolo Truzzu ha fatto sapere che la questura del capoluogo sardo è riuscita a identificare una parte degli aggressori.
La polizia continua a lavorare sul materiale video – diventato virale sui social – dell’assalto al 51enne Alessandro Ghiani. Esiste solo un filmato dell’accaduto e non tutti i momenti ripresi sono nitidi. Ad ogni modo, per le persone riconosciute responsabili, dovrebbe scattare l’accusa di violenza privata.
Se fosse per Ghiani, invece, «la storia si sarebbe già chiusa – ha fatto sapere -. Non ho niente contro chi mi ha aggredito, nel senso che forse qualcuno aveva bevuto troppo».
Il sindaco Truzzu, postando le foto dell’incontro di ieri con il rider, ha scritto: «Gli ho espresso tutta la mia solidarietà per quanto accaduto e l’ho abbracciato: un abbraccio simbolico e a nome della città, perché un abbraccio, a volte, vale più di mille scuse».
Il primo cittadino di Cagliari, inoltre, ha promesso di inasprire i controlli in vista della finale di Wembley, domenica 11 luglio: «Di Alessandro mi ha colpito la grande dignità: nessun desiderio di vendetta nei confronti di quei pochi teppisti che lo hanno aggredito. Mi ha solo chiesto più controlli per evitare che ciò che è successo a lui possa accadere ad altre persone, e gli ho assicurato che domenica per la finale, e per tutto il weekend, i controlli saranno stringenti perché non vogliamo che questi episodi si ripetano».
(da agenzie)
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