SALVINI ATTACCA A OGNI PIE’ SOSPINTO LA MELONI? E FRATELLI D’ITALIA RISPONDE RIAPRENDO LA PARTITA IN LOMBARDIA: “IL BIS DI FONTANA NON È AUTOMATICO”
LA RUSSA: “SE LETIZIA MORATTI VUOLE PRESENTARSI BISOGNA DARLE UNA RISPOSTA, È UNA RISORSA”… OCCHIO PERCHE’ DELUSA DAL CENTRODESTRA, POTREBBE CEDERE ALLE LUSINGHE DI CARLO CALENDA E CORRERE PER IL TERZO POLO
Matteo Salvini attacca Giorgia Meloni e sottolinea appena può le differenze con gli alleati-avversari? Fratelli d’Italia risponde infilando il piedino nel portone di Palazzo Lombardia, ultima vera roccaforte del potere salviniano.
Una controffensiva significativa nel merito ma soprattutto nei tempi: mancano dieci giorni al voto e domenica la Lega proverà a difendersi dall’avanzata meloniana nel Nord mostrando i muscoli a Pontida.
A lanciarla ieri mattina è stato Ignazio La Russa, uno dei consiglieri più fidati della presidente di Fdi, in un’intervista al Corriere della Sera. Due le cose dette da La Russa. La prima è che la ricandidatura del governatore leghista Attilio Fontana è «un’ottima proposta». La seconda è che se Letizia Moratti vuole presentarsi «bisogna darle una risposta, è una risorsa».
La questione, in Lombardia, è nota: la Moratti, che nei mesi più duri della pandemia era stata chiamata a dare il suo contributo come assessore al Welfare, a luglio ha confermato la sua disponibilità a correre per il centrodestra nel 2023.
Molti dicono che in realtà l’ex sindachessa di Milano abbia soltanto fatto presente quanto le era stato prospettato quando l’avevano richiamata in prima linea. Nessuno ha mai chiarito. Fatto sta che la risposta della Lega non si è fatta attendere: ha subito fatto quadrato intorno ad Attilio Fontana. Nonostante il rischio che una Moratti delusa dal centrodestra possa cedere alle lusinghe di Carlo Calenda e correre per il Terzo Polo. Fratelli d’Italia, invece, ha sempre mantenuto un low profile. Sul tavolo, infatti, c’erano anche la ricandidatura del governatore siciliano ed esponente di Fdi Nello Musumeci e la regola «dell’automatismo» per cui l’uscente avrebbe avuto la precedenza.
Il problema, per Fontana e per la Lega, è che un mese fa Musumeci ha fatto un passo indietro, dimettendosi, facendo accorpare il voto siciliano a quello nazionale del 25 settembre e scegliendo di candidarsi alle politiche. Al suo posto, per il centrodestra, ci sarà Renato Schifani di Forza Italia. «La Russa ha solo chiarito che a una figura come quella di Letizia Moratti bisogna dare una risposta – rincara la dose la coordinatrice lombarda di Fdi Daniela Santanché -Del resto la regola dell’automatismo non esiste più, è finita un mese fa in Sicilia».
Dopo il 25 settembre, insomma, i giochi saranno ancora aperti. Senza contare che il voto nazionale, con alcuni assessori lombardi candidati per il Parlamento, potrebbe cambiare l’assetto e gli equilibri della giunta Fontana. I diretti interessati lo sanno e giocano ancora a carte coperte.
Letizia Moratti si limita a ringraziare La Russa per le parole di stima mentre il governatore getta acqua sul fuoco: «La Russa afferma che Moratti è una risorsa e che lo sia non ci sono dubbi, tanto è vero che l’ho scelta come vicepresidente di Regione Lombardia».
Di tutt’ altro avviso, invece, il capogruppo regionale del Pd Fabio Pizzul: «Un’affermazione di questo tipo da una figura non certo di secondo piano in Fratelli d’Italia possiamo definirla una luce rossa che si accende».
(da agenzie)
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