SALVINI CERCA DI CAMBIARE LA STRATEGIA DI COMUNICAZIONE, MA E’ SOLO UN BLUFF
LE ULTIME MOSSA DA DISPERATO: SPARISCE LA PAROLA “IMMIGRATO” E SPUNTA “LIBERALE” MA NON FUNZIONA DIRE TUTTO E L’INCONTRARIO DI TUTTO… SENZA IDEE, SENZA PREPARAZIONE, SOLO IL TENTATIVO DI ADATTARSI AL VENTO CHE CAMBIA
Da qualche giorno Matteo Salvini ha cambiato completamente strategia, immagine, contenuti, tutto.
Indebolito dai sondaggi, con una reputazione sempre più compromessa a livello internazionale e un inizio di dissenso interno che trapela tra i giornali, Matteo Salvini è costretto a fare quello che ha sempre fatto: adattarsi.
L’ideologia di Salvini non è infatti fissa, è mutevole, ma non cambia a seconda dell’esperienza o delle letture, ma più a seconda dei Google Trends, degli hashtag di Twitter, dei sondaggi e delle opportunità politiche.
A dimostrarlo non è solo la sua storia (iniziò nel gruppo dei “Comunisti Padani”), ma anche i suoi stessi tweet: in mancanza di sbarchi e di fatti di cronaca sui media che coinvolgano stranieri, i contenuti tradizionali di Matteo Salvini sono stati pressochè azzerati.
Salvini ha quindi cambiato look, passando dalle felpe, alle camicie, fino ad arrivare ad indossare gli occhiali, e mostrarsi non più di fronte alle salsicce delle sagre, ma a dei computer in luoghi di lavoro. Il leader della Lega ha poi cambiato anche il linguaggio.
Dal 7 marzo 2020 ad oggi, i termini “immigrati” e “immigrazione” sono apparsi in 14 tweet, con una media di circa due volte a settimana. Due volte a settimana in media, e considerata la frequenza giornaliera dei Tweet. Nel periodo immediatamente precedente, dal 7 gennaio al 24 febbraio, gli stessi termini apparivano in 44 tweet. Una considerevole differenza.
Non solo, nelle ultime 24 ore è apparsa ben tre volte la parola “liberale”, un termine che Matteo Salvini ha utilizzato dal 2011 in soli sei tweet, quando è passato dal parlare di sovranismo e autarchia a libero mercato e deregulation.
Salvini è tutto il contrario di tutto, e come ogni fenomeno imprevedibile rappresenta quello più pericoloso.
La volontà di adattarsi a tutto e a qualunque costo, rinnegando qualunque parola pronunciata anche solo un giorno prima è una capacità che premia a livello di consenso nel breve termine, perchè illude le persone a cicli differenti, ma non può avere durata infinita. Anche gli investitori preferiscono prodotti tossici “certi” a prodotti finanziari incerti, e mercati deboli “certi” a mercati instabili.
(da TPI)
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