SALVINI FA TAPPA AD “ARRIVA L’AMICO DI PUTIN” E CON FEDRIGA SELFIE DIVISI
AD AVIANO MALUMORE PER LA VISITA DEL CAPITONE
Arriva “l’amico di Putin”, e nel cielo di Aviano si alza una nuvola di malumore. E a guardare bene, sopra c’è scritto un “fuck you” bello grosso. È che nei tre bar della piazzetta del duomo ci sono più americani che italiani, e quindi di leghisti.
«Qui c’è la base americana più importante del Sud Europa», sta giusto spiegando il sindaco agli elettori: la Aviano Air Base, la sede dell’aeronautica statunitense, come del resto tutti i presenti sanno benissimo, perché qui di questo si vive: «È l’attività economica più importante di tutto il Pordenonese».
Con lui il governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga, che qualcuno all’interno del partito vedrebbe e vorrebbe come successore di Salvini. «Io leader? Mi piacerebbe rifare il presidente della Regione, se la gente mi voterà», ha detto ieri mattina, sprizzando modestia da tutti i pori.
Ma certo che lo voteranno, perché tutti i friulani lo amano, così come i veneti amano Zaia.
Salvini? È diverso, e poi «viene da Roma», il che fa diffidare i rocciosi leghisti nordici, i primi, quelli veri insomma, che si riconoscono nelle parole di Fedriga: «La nostra regione è stata molto colpita dalla pandemia, ma non ha perso lo spirito del terremoto» e – secondo concetto molto importante – «la Regione ha avuto la maggiore crescita nell’export, e adesso siamo i secondi », dopo il Veneto.
Piccoli applausi, anche perché in piazza ci saranno 80 persone, infatti quelli del bar Sport hanno preparato 50 bicchieri e 6 bottiglie di prosecco, non di più.
Fedriga lo introduce: «Da ministro è finito sotto processo, oggi viene criticato perché difende la pace. Ma noi difendiamo il nostro Capitano!». Salvini ricambierà alla fine del suo. Sembra tutto un atto dovuto, io ringrazio te e tu ringrazi me, per il resto ognuno per la sua strada, niente a che vedere con passate campagne elettorali sul territorio, e lasciamo perdere le folle adoranti, ma anche nei rappresentanti locali c’era un filo in più di entusiasmo, o forse faceva solo troppo caldo.
Del resto, Salvini stesso appare imbronciato, come chi deve aprire bocca davanti al dentista, invece che davanti a un manipolo di fedeli elettori che sono anche suoi. Dopodiché, selfie separati, Fedriga da una parte e lui dall’altra, poi Salvini ha preso il suo broncio e se ne è andato
(da agenzie)
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