SALVINI INDAGATO PER ISTIGAZIONE ALL’ODIO RAZZIALE: LA DENUNCIA PRESENTATA DALL’ASSOCIAZIONE BAOBAB DI ROMA
“FOMENTA INTOLLERANZA SOCIALE”… NEL MIRINO LA FRASE “ANDATE VIA”, RIPETUTA DA SALVINI IN SPREGIO ALLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
“Salvini fomenta un’allarmante intolleranza sociale”. È questa la considerazione, per loro convinzione comune, che li ha spinti a denunciare Matteo Salvini. “Volontari, attivisti solidali, cittadini che insieme all’associazione “Baobab Experience” credono nell’accoglienza e nei valori che trasmette” e hanno deciso di portare in tribunale il vicepremier e ministro dell’Interno “per il reato di diffusione di idee fondate sull’odio etnico o razziale”, si legge nel post pubblicato sul profilo Facebook dell’associazione che a Roma si occupa di accoglienza e integrazione dei migranti.
Alla base della denuncia, presentata all’avvocato e della quale si parlerà domattina nel corso di una conferenza stampa, la sentenza della Cassazione “che – prosegue il messaggio affidato a Facebook – ha ritenuto la frase “…andate via”, rivolta ad alcuni immigrati minacciati ed aggrediti, aggravante con finalità di discriminazione, ovvero di odio razziale o etnico”.
Notizia che il 12 luglio scorso Salvini ha commentato via social con tanto di faccina sorridente finale. “Ha delegittimato la sentenza a mezzo Twitter riproponendo di fatto e ripetutamente – si sottolinea nel post – la stessa locuzione: “andate via”. Per questo appare configurarsi il reato di diffusione di idee fondate sull’odio etnico o razziale”.
Il riferimento è al “clima di intolleranza, di questi ultimi mesi, verso migranti ed immigrati nel nostro paese”, secondo i denuncianti “strettamente connesso alla politica respingente e denigratoria delle migrazioni” e alla scia di morti che continua a insanguinare il Mediterraneo.
“Crediamo che la politica e la sua sete di consensi facili abbia le maggiori responsabilità di quanto sta accadendo nel Mediterraneo e per le strade delle nostre città . La propaganda facile e le parole dure come pietre stanno facendo riemergere un razzismo preoccupante che sentiamo il bisogno di fermare”, hanno scritto su Facebook, dicendosi “comunque ottimisti perchè sappiamo che contro questo imbarbarimento centinaia di persone si mobilitano ogni giorno”.
L’ultimo passaggio è una nuova bordata al ministro dell’interno: “I diritti umani non sono merce di scambio ma diritti inviolabili che nessuno può mettere in discussione, neanche il ministro dell’interno Matteo Salvini e il suo partito”.
(da agenzie)
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