SALVINI INFANGA GUARESCHI, IL GRANDE SCRITTORE NON ERA UN SEQUESTRATORE DI PERSONE, ERA UN VERO PATRIOTA ITALIANO CON LE PALLE
OGGI IL VOTO SUL CASO GREGORETTI MENTRE CUOR DI LEONE PROVA A FARE IL MARTIRE… LE POSIZIONI ALL’INTERNO DELLA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI
Nel giorno del voto in Giunta delle Immunità al Senato per l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno accusato di sequestro di persona per il blocco della nave Gregoretti, Matteo Salvini alza il tiro.
Se fino a qualche giorno fa la linea era quella del no al processo, da alcuni giorni chiede ai suoi senatori di votare invece per il sì, per giocarsi la carta di “martire della giustizia” nell’ultima settimana di campagna elettorale prima del voto in Emilia Romagna. “Guareschi diceva che ci sono momenti in cui per arrivare alla libertà bisogna passare dalla prigione. Siamo pronti, sono pronto”, ha detto oggi il leader della Lega a margine di un’iniziativa elettorale della Lega a Comacchio.
“È sempre lo stesso film, Salvini ancora una volta fa uso politico della giustizia e sta costruendo un battage politico perchè pretende l’impunità “, taglia corto il segretario del Pd Nicola Zingaretti ai microfoni di Rtl 102.5.
Ma in Giunta, che si riunirà nel pomeriggio, è previsto il caos.
Perchè, se è difficile che alla fine i senatori leghisti accontentino il capo, è quasi sicuro invece che la maggioranza non si presenterà , per togliere al leader della Lega l’alibi di una condanna da spendere nella settimana decisiva per le regionali. In mattinata un vertice di maggioranza farà il punto sulla decisione da prendere.
Se assenti i componenti della maggioranza, resterebbero dunque 10 commissari: 5 della Lega (che voterebbero per il processo) 4 di Forza Italia e uno di FdI (che voterebbero invece contro). Il voto sarebbe 5 contro 5 e la proposta del relatore contro l’autorizzazione con un pareggio sarebbe bocciata.
Si avrebbe così il paradosso di andare in Aula il 17 febbraio – dove il voto della Giunta dovrà essere confermato o annullato – con la proposta di mandare Salvini a processo e la Presidente Casellati (ancora nel fuoco incrociato delle polemiche per aver preso parte al voto in Giunta contro lo slittamento del voto a dopo le elezioni) dovrebbe nominare come relatore proprio un esponente leghista, per chiedere all’Aula di rinviare a giudizio il suo leader.
Il presidente dei senatori di Italia viva Davide Faraone punta il dito: “Siamo al ridicolo: Salvini chiede ai suoi di votare sì per fasi processare. È veramente un pagliaccio e noi siamo stati bravi a scoprire la sua messinscena”.
(da “Huffingtonpost”)
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