SBLOCCA ITALIA, I SOLDI PER TUTTO NON CI SONO: “STANZIATI FONDI GIA’ DESTINATI AD ALTRE OPERE”
L’ALLARME DEI TECNICI DELLA CAMERA: “STIME SBAGLIATE ANCHE PER GLI SCONTI SUGLI AFFITTI”
“Il governo chiarisca come intenda far fronte alle coperture”. Nuovi ostacoli per il decreto Sblocca Italia annunciato da Matteo Renzi i primi di agosto e ora in commissione Ambiente. Non solo sono stati presentati oltre 2mila emendamenti al testo, di cui 600 proposti dal Partito democratico.
Oggi è il Servizio Bilancio della Camera a esprimere dubbi sulle risorse che il decreto legge Sblocca Italia destina allo “sblocco di opere indifferibili, urgenti e cantierabili“.
Secondo i tecnici infatti, visto l’utilizzo di fondi già stanziati per altre infrastrutture, andrebbe specificato dove si prenderanno le risorse quando queste dovranno essere rifinanziate.
L’articolo 3 del provvedimento, si legge, destina a copertura dell’integrazione del Fondo “sblocca cantieri” risorse inerenti opere infrastrutturali strategiche già approvate (utilizzo delle risorse destinate all’Autorità portuale di Venezia) ovvero risorse stanziate per trattati internazionali già sottoscritti (trattato Italia-Libia).
“Pur considerando quanto affermato dalla Relazione Tecnica circa la non necessità nell’immediato delle risorse suddette, andrebbe chiarito come si intenda far fronte alla copertura delle spese oggetto di definanziamento negli anni in cui le stesse si renderanno necessarie”.
I tecnici chiedono in particolare certezze specifiche anche sullo stato del trattato Italia Libia con il quale l’Italia si era impegnata a finanziare la realizzazione di opere infrastrutturali su territorio libico.
Ma non solo. Nelle stime sugli effetti finanziari delle detrazioni fiscali, per chi acquista una casa che intende affittare, i tecnici scrivono che non vengono considerate tutte le fattispecie previste dal decreto legge.
Quindi la spesa potrebbe essere superiore, rispetto a quanto previsto dal provvedimento. Inoltre manca la stima della spesa per l’acquisto o realizzazione di ‘ulteriori unità immobiliari da destinare alla locazione’.
Dal servizio Bilancio arrivano poi osservazioni sulla mancanza di indicazioni relative ai parametri utilizzati per il calcolo del minor gettito delle addizionali locali, contenuto invece nel prospetto riepilogativo.
L’ampliamento dell’ambito applicativo dei project bond, prevista dallo sblocca Italia, dovrebbe portare a una riduzione delle entrate fiscali, che però non viene calcolata.
Infine, ribadiscono i tecnici, l’aumento delle garanzie rilasciate dallo Stato sulle esposizioni assunte dalla Cassa depositi e prestiti avrà degli effetti finanziari che “andrebbero valutati”.
Si fa riferimento, in particolare, alle norme che estendono ai soggetti privati l’accesso ai finanziamenti della Cdp tramite le risorse della gestione separata garantite dallo Stato e alle norme che ampliano le possibilità di concedere la garanzia dello Stato in relazione ad esposizioni assunte dalla Cassa.
Nel testo attuale, osservano i tecnici di Montecitorio, non viene previsto “un corrispondente adeguamento degli stanziamenti posti a fronte dei maggiori rischi di escussione delle predette garanzie”.
Gli esperti del Servizio bilancio di Montecitorio si soffermano anche sulla posizione di Michele Elia, ad di Ferrovie dello Stato designato come commissario straordinario.
“Andrebbe escluso”, scrivono, “che all’amministratore delegato di Fs possano essere corrisposti gettoni, compensi, rimborsi spese o altri emolumenti di natura non retributiva, connessi allo svolgimento dell’attività commissariale per l’alta velocità al Sud. La norma già prevede che l’attività del commissario verrà svolta senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ogni tipo di compenso andrebbe però espressamente escluso”.
Intanto nelle scorse ore si è chiuso il limite massimo per la presentazione degli emendamenti. Sono 2mila e 194 le proposte di modifica al decreto legge sblocca Italia, consegnate in commissione Ambiente alla Camera.
Lunedì 6 ottobre inizierà il lavoro sulle ammissibilità e le segnalazioni delle proposte di modifica più importanti. Martedì e mercoledì si lavorerà per trovare una posizione condivisa e da giovedì inizieranno le votazioni, che proseguiranno anche la settimana successiva.
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