FIGURACCIA CINQUESTELLE, PAGHERA’ IL CIRCO MASSIMO APPENA 10.000 EURO COME GLI STONES
A CHE SERVE ALLORA CHIEDERE 500.000 EURO AI SUOI SOSTENITORI?… MA C’E’ ANCORA IL PROBLEMA DELL’ASSICURAZIONE
“Like a rolling stone”, verrebbe da cantare insieme a Bob Dylan.
Già , perchè nonostante le polemiche che investirono pesantemente Ignazio Marino e la sua giunta lo scorso giugno per aver concesso l’utilizzo del Circo Massimo ai Rolling Stones per la più che modica cifra di 7934 euro, il Campidoglio concederà il bis.
A usufruire della tariffa low cost questa volta sarà il Movimento 5 stelle.
Non c’è ancora una cifra ufficiale. Ma quando chiamiamo gli uffici capitolini competenti (è il Primo Municipio a dover incassare) , si prendono qualche minuto, e poi: “Guardi, il conteggio preciso ancora non ce l’abbiamo, ma sarà una cifra che oscillerà tra gli 8 e i 10 mila euro”. Certo, l’attenuante è che la richiesta presentata circa tre mesi fa dagli organizzatori stellati non prevede spazi ad uso commerciale.
Ma i grillini hanno chiesto una disponibilità di tre giorni consecutivi di evento (a differenza dell’unico prenotato da Mick Jagger e soci), e l’usufrutto dell’intera area addirittura per tredici giorni, dal 3 ottobre al 16, per “consentire operazioni di montaggio e di smontaggio dell’evento”.
Cifre lontanissime da quelle ipotizzate nei giorni scorsi (intorno ai 100mila euro).
Numeri che erano stati parametrati sul nuovo regolamento approvato proprio a seguito delle polemiche di cui sopra. Ma che non verranno sborsati dal Movimento.
“È vero che la delibera è a tutti gli effetti operativa – spiegano dal Comune – ma l’aumento non sarà affatto ingente rispetto al dato di quel concerto perchè raduni e manifestazioni di carattere politico godono di tariffe particolari”.
Per cui, se prima un partito politico arrivava a pagare somme ancora più esigue di quelle sborsate da privati, con l’aumento si arriva ad un totale molto simile a quello richiesto ad artisti e cantanti fino a prima dell’estate”.
Dirimente anche l’assenza di spazi dedicati all’attività commerciale: “Se non figurano zone in cui è previsto un introito per gli organizzatori, la spesa totale scende ulteriormente”.
Nel ‘piano di battaglia a 5 stelle’ figurano zone informative, dedicate al relax e agli spettacoli (il palco), dedicate all’attività istituzionale e ai servizi igienici. Nessuna attività di ristorazione o dedicata al merchandising.
L’incasso totale per l’erario sarà così pari, in media, a meno di 800 euro al giorno.
Eppure l’asticella da raggiungere ella raccolta fondi è fissata all’astronomica cifra di 500mila euro.
Alla quale si deve aggiungere il residuo dei fondi raccolti per la campagna elettorale delle europee e non spesi.
Un controsenso, se si pensa che, all’indomani del concerto capitolino degli Stones, molti esponenti del M5s attaccarono Marino per “aver svenduto il patrimonio artistico della città “, e il capogruppo in Campidoglio Marcello De Vito tuonò: “Presenteremo un’interrogazione urgente per capire se è vero che il Comune ha incassato questa miseria (8000 euro) per l’occupazione del Circo Massimo”.
Lo stesso Beppe Grillo, lo scorso trenta agosto, chiamava ironicamente in causa proprio il gruppo di Mick Jagger per convincere il sindaco a dare il via libera per uno spazio che, ricordava, “è stato dato a te per pochi soldi anche”.
De iure, la nuova cifra eviterà al sindaco di finire nuovamente sotto i riflettori della Corte dei conti per presunto danno erariale, ma di fatto il M5s dovrà sostenere un esborso esiguo, pari, all’incirca, a quello della rock band britannica.
Il vero ostacolo economico che separa l’organizzazione dal via libera all’evento è così diventata una fidejussione da 2,5 milioni chiesta per assicurare l’area da eventuali danni al patrimonio artistico. I 5 stelle sembrano essersi accorti oggi del problema, a poche ore dalle 22.00, quando i primi fornitori inizieranno le operazioni di scarico.
“Noi non stiamo trovando nessuna assicurazione che ci tuteli da questo rischio ma non la troviamo – ha denunciato Roberta Lombardi – perchè qui non ci sono più reperti archeologici, e non si può assicurare qualcosa che non c’è”.
Il punto, spiega il Campidoglio, è “che noi possiamo procedere al rilascio delle autorizzazioni per le utenze finchè non ci viene presentata la fidejussione bancaria”.
Il che equivarrebbe a dire sistemi di amplificazione artigianali, scarsa o nulla illuminazione per gli eventi serali (in scaletta, venerdì all’ora di cena, anche Beppe Grillo).
E se il Campidoglio si dovrebbe limitare a questo, diversa la posizione della Sovrintendenza archeologica, in questo caso direttamente responsabile, che potrebbe arrivare a bloccare l’evento.
Così, quando un gruppo di parlamentari M5s arriveranno domenica al Circo Massimo per pulire l’area insieme ad alcuni attivisti, Italia 5 stelle potrebbe essere ancora in forse.
(da “Huffingtonpost“)
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