SOLIDARIETA’ ALLA MELONI, PECCATO CHE LEI NON ABBIA FATTO LA STESSA COSA QUANDO ALLA GOGNA E’ STATO MESSO FINI
IN POLITICA OCCORRE IL RISPETTO DEGLI AVVERSARI, GIORGIA FAREBBE BENE A RICORDARLO
La mia solidarietà a Giorgia Meloni.
L’aggressione a cui è stata sottoposta, e anche qualche ironia di troppo che le è stata riservata, meritano la sanzione severa di tutte le persone che hanno a cuore la civiltà . Anche la civiltà della politica.
Detto questo, sottolineato con la matita rossa, e anche ripetuto se occorre, sarà forse il caso di interrogarci tutti sulle ragioni per le quali siamo scivolati su questo piano inclinato.
E le ragioni sono molte, e di molti.
Quando alla televisione, e perfino in Parlamento, si urla e si strepita, lì comincia la discesa agli inferi verso la nostra collettiva inciviltà .
Quando l’avversario politico è oggetto di vituperio, e anche il rivale diventa il bersaglio di sospetti e insinuazioni, lì si gettano i semi di un discredito che poi in qualche modo si irradia e torna indietro.
Quando si interpreta la politica come una giostra muscolare, lì si insinua la tentazione per ogni cittadino, ogni elettore, di passare a sua volta il segno.
Voglio dire che o si concorre tutti, proprio tutti, a mantenere il confronto sul piano delle idee senza trascendere nei fatti personali oppure ci si dovrà rassegnare ad una progressiva deriva verso l’inciviltà di cui oggi è rimasta vittima Giorgia Meloni e che domani verrà riservata a molti altri. Inevitabilmente.
Una deriva che peraltro abbiamo già visto all’opera, fin troppe volte.
Ci sono cose capitate, per così dire, nei paraggi di Giorgia Meloni che forse richiederebbero una messa a punto.
Per esempio Matteo Salvini. Uno che spara bordate a destra e a sinistra, trattando i suoi avversari con rara violenza verbale.
È mai capitato a Giorgia Meloni di invitarlo a calmarsi, ad avere un briciolo di rispetto per il resto del mondo?
Per esempio, ancora, Gianfranco Fini. Uno che ha subito una sorta di gogna mediatica da parte dei suoi ex compagni.
È mai venuta a Giorgia Meloni la tentazione di spendere per lui una parola di solidarietà personale che accompagnasse il più fiero e sdegnato dissenso politico?
Sono solidale con Giorgia Meloni. In pieno.
Senza ombre, senza malizia. A lei, vittima di tanto cattivo gusto, vorrei proporre però di ampliare la nostra solidarietà .
Verso tanti altri che giorno dopo giorno capitano sotto il tallone di una soldataglia politica che coltiva l’aggressione personale come il mezzo più facile per affermare il proprio punto di vista.
Marco Follini
(da “Huffingtonpost”)
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