SONO LA BUROCRAZIA E LA POLITICA I COLPEVOLI DELLA TRAGEDIA DELLA SCUOLA DI RIVOLI
BERLUSCONI SBAGLIA A CHIAMARLA “TRAGICA FATALITA'”… NON E’ COLPA DI QUESTO O QUEL GOVERNO, MA DELLA CASTA POLITICA NEL SUO INSIEME… LA LEGGE 626 SULLA SICUREZZA CHE VALE PER I PRIVATI MA NON PER GLI EDIFICI PUBBLICI, SE SI APPLICASSE ALLE SCUOLE NE FAREBBE CHIUDERE IL 50%… LA VERGOGNA DI UNO STATO CHE NON CHIEDE A SE STESSO QUELLO CHE PRETENDE DAI CITTADINI
La tragedia del liceo Darwin di Rivoli, nel torinese, “apre inquietanti interrogativi sulla sicurezza delle scuole”. Così si è espresso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lanciando un monito alla classe politica di cui peraltro è pure lui espressione.
C’e’ stato un rimpallo di accuse tra Stato ed Enti locali, organismi di controllo e Province, destra e sinistra, nel solito sport italico dello scaricabarile.
L’unica cosa a tutt’oggi accertata dai Vigili del Fuoco e dai tecnici della Asl è che il cedimento del controsoffitto sarebbe stato determinato dal pesante tubo in ghisa di uno scarico in disuso lasciato incautamente tra il soffitto e il contro soffitto medesimo.
Un tubo che avrebbe dovuto essere rimosso all’epoca dei lavori di ristrutturazione, quando gli scarichi furono sostituiti con tubature di materiale plastico.
La sorpresa c’è stata ieri quando i vigili del fuoco hanno demolito un’altra controsoffittatura, scoprendo altro materiale di scarto all’interno.
Praticamente molti erano stati usati come depositi di scorie edili che invece avrebbero dovuto essere smaltite. In pratica erano a rischio altre 12 aule, perchè qualcuno, per risparmiare tempo e denaro, avrebbe lasciato materiale da smaltire all’interno dei controsoffitti che col peso avrebbero quindi potuto sfondarsi.
Ci si chiede chi avrebbe dovuto controllare l’esecuzione dei lavori: se ci fosse stato un controllo puntuale la tragedia di Rivoli si sarebbe evitata.
E qui Berlusconi ha fatto malissimo a uscire con l’infelice frase “è stata una tragica fatalità “, quasi dovesse discolparsi dalle squallide accuse della sinistra, facendo entrambe, destra e sinistra, prevalere la speculazione politica invece che l’assunzione di responsabilità .
Ma che tragica fatalità …non diciamo sciocchezze…
Su 42.000 edifici scolastici in Italia ben 10.000 necessitano di interventi importanti, il 52,82% sono stati costruiti oltre 35 anni fa, il 75% sono situati in zone ad alto rischio sismico, il 48% è privo di certificato antincendio…
E ancora: nel 2007, sono stati 12.000 i docenti o i bidelli rimasti feriti all’interno degli edifici scolastici, nel 20% delle aule cade l’intonaco e il pavimento è sconnesso, il 15% dei banchi è danneggiato, la metà delle scuole ha l’impianto elettrico non a norma ( dati rilevati da Cittadinanzattiva e Codacons).
Occorre la verità dirla tutta: non è mai esistita la volontà politica di porvi rimedio da parte di tutti, destra e sinistra, governi di vario colore dal dopoguerra ad oggi.
La Casta non l’ha mai ritenuta una priorità e ora si scambiano accuse.
Sapete qual’è la cosa più sconcia? In Italia abbiamo una legge sulla sicurezza, la 626, che vale per i privati ma non per le scuole e per gli edifici pubblici in generale.
La vergogna consiste nel fatto che se si applicassero alle scuole i criteri di sicurezza che lo Stato impone ai privati, più della metà delle scuole chiuderebbe subito.
Ovvero siamo all’assurdo che lo Stato non chiede a se stesso quello che pretende dai cittadini, vi rendete conto a che punto siamo arrivati?
Bertolaso, persona seria, è andato oltre: non è un problema solo di soldi ( 13 miliardi di euro), dice, una causa è lo sfascio burocratico: gli interventi si fanno, sì, ma per prorogare l’inefficacia della legge.
Sapere chi è responsabile e di cosa, in Italia è impossibile, siamo di fronte a una lenta agonia del vivere collettivo, per ogni problema ci perdiamo in commissioni, conflitti di potere, ottusa burocrazia che tarda gli interventi.
Si corre quando un edificio sta per crollare, quando si sa da anni che accadrà , prima si discute a chi compete una cosa o l’altra.
Si avesse almeno il coraggio di chiudere le scuole a rotazione, un tot l’anno e si procedesse a renderle a norma. No, solo interventi di emergenza.
Altro che Gelmini o Fioroni, cosa volete che facciano, la responsabilità va ben oltre, in un sistema politico generale che fa acqua da tutte le parti.
Solo a Montecitorio i controsoffitti sono fatti a regola d’arte, statene certi.
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