LA SICUREZZA SULLE STRADE? AI COMUNI INTERESSA SOLO FARE CASSA CON LE MULTE PER DIVIETI DI SOSTA
SU 10 MILIONI DI CONTRAVVENZIONI IN ITALIA, BEN 9 MILIONI RIGUARDANO SOSTA VIETATA E ZPL… SOLO 900 PER GUIDA SENZA CASCO E 5.000 PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA… I COMUNI INVECE CHE ALLA SICUREZZA PENSANO SOLO A FARE CASSA … I PROVENTI DELLE MULTE DOVREBBERO ESSERE DESTINATE A VIABILITA’ E SICUREZZA, INVECE…
Contravvenzioni per divieto di sosta, foto-multe per ingresso abusivo nelle Zone a traffico limitato, fotocamere ai semafori con giallo lampo e autovelox sistemati in punti strategici: è questa la politica su cui i Comuni italiani puntano per ripianare i loro passivi, più che dedicarsi alla sicurezza delle strade, tanto propagandata in Tv .
Altro che controlli sulle auto in corsa, meglio una sedentaria multa per divieto di sosta, altro che test sull’uso di droghe o alcol alla guida, meglio una bella telecamera che inquadra le targhe e conto corrente postale direttamente a casa.
La strategia delle polizie municipali dei 103 capoluoghi di provincia italiani è sempre quella di colpire il bersaglio grosso, ovvero sanzionare l’automobilista nei comportamenti di massa, meno pericolosi, ma più frequenti e più facili da individuare.
La guida pericolosa, gli ubriachi al volante, i motociclisti senza casco non servono a fare cassa e poi bisogna inseguirli, costa fatica…
A dimostrarlo sono stavolta i numeri, clamorosi, raccolti dall’ACI.
Su 10 milioni di multe elevate ogni anno nei Comuni capoluogo, circa 9 milioni scaturiscono da violazioni di Ztl e soste vietate.
Le contravvenzioni in stato di ebbrezza sono poco meno di 5.000 in un anno, per quelle relative alla guida senza casco, appena 9.000 verbali, una ventina al giorno in tutta Italia. Incredibile, basti vedere in quanto città vi siano centinaia di ragazzi che guidano senza il casco di protezione, eppure nessuno dice nulla.
Spesso ci si rende conto che di fronte alla moto che sfreccia col rosso o che taglia la strada pericolosamente, il vigile faccia finta di non vedere, onde non scomodarsi.
L’inchiesta dell’Aci dimostra che vi è una precisa strategia delle amministrazioni comunali che preferiscono concentrare le forze su comportamenti senz’altro più frequenti, ma anche meno rischiosi per la collettività .
Basta analizzare la composizione dei corpi di polizia municipale e loro dotazioni. Il caso record è Arezzo: la città toscana vanta 8 ausiliari della sosta ogni 10 vigili urbani e appena qualche etilometro.
La strategia dei Comuni apre uno squarcio devastante nel sistema di vigilanza delle nostre strade, considerando che solo 3 multe su 10 in Italia provengono dagli altri corpi di polizia ( stradale, carabinieri e G.d.F.). La differenza, ovvero 7 su dieci, sono emesse dalle polizie municipali.
A completare la beffa c’e’ poi il modo in cui i Comuni spendono il fiume di denaro proveniente dalle multe. In buona parte dovrebbe, infatti, essere destinato a migliorare la viabilità e la sicurezza. Secondo l’ACI qua si apre un capitolo oscuro su come sia destinati i fondi delle multe, nessun Comune dichiara apertamente la loro destinazione d’uso.
Un piccolo particolare: le contravvenzioni rendono ai Comuni italiani la somma di un miliardo di euro l’anno, vi sono addirittura città che, a inizio anno, stabiliscono già un budget con incremento, neanche fosse l’Istat.
Se in autunno siamo sotto il livello preventivato arriva l’imput di incrementare e vedi i vigili correre alla ricerca di auto in divieto di sosta.
E poi in Tv ci fanno vedere i controlli fuori dalle discoteche da parte di vigili con etilometri e supporto di mezzi tecnici… Ma che strano, con telecamere al seguito…
La vostra percezione di sicurezza è stata appagata?
Bene, ora potete continuare a farvi prendere per i fondelli dai politici locali e nazionali che sguinzagliano i vigili sulle tracce del vostro incauto parcheggio…
E’ lì la festa ( per loro)…
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