“SONO STATO BUGIARDO E INCOSCIENTE”: DOPO AVER AVUTO IL COVID MASSIMO BOLDI HA CAMBIATO IDEA
IN PASSATO SI ERA DEFINITO SCETTICO SULL’ESISTENZA DEL COVID
Nel corso del primo anno di pandemia, Massimo Boldi si è reso protagonista di “uscite” fuori luogo parlando del virus e della malattia. Prima di diventare “testimonial” pro-mascherina per la Regione Lombardia, l’attore aveva indossato le vesti – che poco gli si addicevano – di virologo in più occasioni, come quando sperava nella pioggia per ripulire e disinfettare l’aria. E non solo.
In diverse occasioni, anche pubbliche, si era detto scettico nei confronti dell’esistenza del Covid, appoggiando le posizioni di altri “esperti” (le virgolette sono d’obbligo) che sono scesi in campo per parlare di argomenti scientifici di cui non avevano (e non hanno) contezza.
Ora, però, dopo aver affrontato la malattia (il vaccino l’ha resa più blanda) quell’alone di scetticismo si è sciolto.
“Da quanto è iniziata la pandemia sono stato, devo dire la verità, scettico – ha detto l’attore nello studio di Dritto e Rovescio, su Rete 4 -. Ero vicino a Vittorio Sgarbi, ci confrontavamo e ho anche fatto delle dichiarazioni. E poi, alla fine, non sono stato colpito. Sono stato fortunato. Fino a quando ho fatto la vaccinazione. Era il mese di aprile”.
Poi l’attore racconta dell’estate trascorsa tra le ferie e il lavoro, compreso un film che doveva essere girato e poi non se ne è fatto nulla. Fino ad arrivare al mese scorso. Insomma, era scettico rispetto a questa pandemia e si confrontava con altrettanti scettici di portata nazionale. Poi, però, è successo qualcosa che ha stravolto le sue condizioni.
“Mi è venuto il COVID un mese fa – ha proseguito Massimo Boldi -. Quando avevo già fatto la vaccinazione. Fortunatamente, la mia amica Maria Rita Gismondo mi ha aiutato e mi ha tirato fuori dal guaio. Però mi sono reso conto di esser stato veramente un bugiardo e incosciente, perché fare la vaccinazione è veramente una cosa utile, perché alla mia età non so cosa mi sarebbe capitato se non l’avessi fatta. O se mi fosse venuta la malattia un anno fa”. Poi conclude spiegando di stare bene, con il suo iconico motto “ciàpa sü”.
(da agenzie)
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