SPINELLI: «L’HO FINANZIATO, MA TOTI MILLANTAVA. ANCHE LUI A MONTE CARLO SENZA PAGARE NULLA»
LE DICHIARAZIONI DELL’IMPRENDITORE AI GIUDICI POSSONO FAR ACCUSARE TOTI DI CONCUSSIONE
Toti «millantava» di poter risolvere tutti i problemi, ma alla fine «non ha fatto niente»: apparentemente evita di accusare il governatore, ma nella sostanza Spinelli indossa i panni della vittima e, ammettendo di aver finanziato il governatore che lo sottoponeva a continue pressioni, rischia di inguaiarlo ancora di più. Tecnicamente, si direbbe una concussione.
Il clou arriva a metà delle 5 pagine del verbale, quando il pm gli chiede se Toti è mai andato con lui a Monte Carlo, visto che aveva detto «ti vengo a trovare che andiamo a mangiare al Beach (…) vengo con mia moglie».
«È venuto al Grill (Le Grill del famoso Hotel de Paris, ndr) a mangiare ultimamente con la moglie, si trovava per lavoro con Briatore (estraneo all’inchiesta, ndr) e anche lì non ha pagato nessuno. Al Grill credo che sia venuto questa volta e poi basta, al Beach (Monte Carlo Beach, lussuoso albergo sulla spiaggia, ndr.) mai. (…) È andato per conto suo con Briatore ma non so se in un hotel che costava meno».
Con il governatore si sono ritrovati un’altra volta nel Principato «invitati da un amico» con «una trentina di persone». Le indagini restituiscono un rapporto stretto tra Toti e Spinelli, che così lo spiega: «Non lo so, per simpatia, siamo diventati anche amici».
Scio’ Aldo, come lo chiamano a Genova, ammette di aver dato a Toti finanziamenti elettorali (per l’accusa, 74 mila euro di tangenti) ma rispettando la legge: «Le cose elettorali le ho sempre date a lui. La mano gli ho detto che gliela avrei data in campagna elettorale», i soldi «sono tutti documentati» perché «io finanziamenti (illeciti?, ndr) non li ho fatti mai a nessuno» della società.
«Solo soldi ufficiali», anche «a Pannella e Bonino che non li conosco neanche. Mi hanno mandato una lettera chiedendomi aiuto e glieli ho dati».
Per la proroga di 30 anni della concessione Rinfuse, approvata dall’Autorità portuale dopo l’intervento di Signorini e Toti, i comitati del Governatore, secondo l’accusa, riceveranno mazzette per 40 mila euro.
Doveva «solo essere ratificata, ho chiamato Toti. Non ha fatto nulla e allora ho detto che sarei andato in Procura perché era una vergogna» mette a verbale Aldo Spinelli. La soluzione, dice, arriva dopo che «il comandante Aponte (di Msc, grosso armatore internazionale, non coinvolto nell’inchiesta ndr.) ha chiamato non so chi».
Toti «si era mosso, non ha fatto niente, ha telefonato». E qui fa un’ammissione pesante: «I 40 mila euro glieli abbiamo dati perché si era interessato, era tutto regolare», «confermo tutti gli altri finanziamenti,confermo tutto». «I politici per prendere voti fanno tutto», «questi qua parlano al vento, (Toti) millantava».
Al prezioso Paolo Signorini (il solo in carcere) scio’ Aldo avrebbe promesso un lavoro da 300 mila euro l’anno e dato regali per 100 mila, tra cui, secondo i pm del procuratore Nicola Piacente, 15 mila euro per il catering del matrimonio della figlia.
«Sono l’unica cosa che ho dato a Signorini e me li restituirà entro giugno o luglio del prossimo anno quando prenderà la quattordicesima e avrà gli utili. Mi sono meravigliato che non avesse i soldi» perché «la famiglia non glieli ha dati»
Non una mazzetta, ma un regalo in contanti in modo che «non risultasse perché è un uomo pubblico».
Ed i 22 soggiorni per 42 notti a Monte Carlo, pranzi, cene, massaggi e casinò compresi per il presidente Autorità portuale e compagna? Risponde che, essendo un cliente vip con un credito fino ad 1,5 milioni, lui ed i suoi ospiti non pagavano. Il braccialetto di Cartier da 7.200 euro, la borsa Chanel per la signora, il lavoro per lui? Per ringraziarli: «Mi sono stati vicino dopo la morte di mia moglie».
(da Il Corriere della Sera)
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