SPREAD A 235, MAI COSI’ ALTO DA 5 ANNI, LA BORSA BRUCIA 12 MILIARDI IN UN GIORNO
NESSUNO SI FIDA PIU’ DELL’ITALIA IN BALIA DELLE SPARATE DEMAGOGICHE DI DUE TRADITORI DEL PAESE
Chiusura di seduta in forte ribasso per la Borsa, con l’indice Ftse Mib che cede il 2,08% a 21.932 punti, dopo aver toccato anche un minimo del -2,7%. L’All Share perde l’1,88%.
Con il nuovo passo indietro, frutto del caos politico e istituzionale, il listino vede il pressochè totale azzeramento dei guadagni del 2018, passati da un massimo del +12,3% il 7 maggio, al solo +0,3% rimasto dopo la giornata di oggi.
Chiude sui massimi di seduta lo spread Btp/Bund in una giornata di passione per i titoli di Stato italiani con il differenziale Italia-Germania che tocca livelli che non si vedevano dalla fine del 2013.
Nel giorno in cui il capo dello Stato ha affidato l’incarico di governo a Carlo Cottarelli, lo spread tra il decennale benchmark italiano (isin it0005323032) e il titolo tedesco di pari durata, che aveva aperto in netto calo rispetto a venerdì sotto la soglia dei 200 punti, ha invece terminato a quota 235, quasi trenta punti base sopra la fine della scorsa settimana (206 punti). In fortissimo aumento anche il rendimento dei decennali italiani, al 2,69% (2,47% la chiusura di venerdì).
L’euro è sceso contro il dollaro nel giorno in cui l’ex funzionario dell’Fmi, Carlo Cottarelli, è appena stato incaricato di formare un governo ‘neutrale’ in Italia.
Nel tardo pomeriggio europeo, la moneta unica valeva 1,1626 dollari contro 1,1651 dollari di venerdì scorso. Nel commercio asiatico, l’euro è salito oggi a 1,1724 dollari prima di ridurre gradualmente i suoi guadagni e poi scendere rispetto al dollaro, mentre era già caduto venerdì scorso a 1,1647 dollari, il suo livello minimo contro il biglietto verde dal 13 novembre scorso.
(da agenzie)
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