SUGGERIMENTO GRATUITO AL CENTRODESTRA: CHIEDETEVI CHI PAGA LA CAMPAGNA ELETTORALE A PIROZZI, MAGARI CAPITE QUALCOSA
LE REGIONALI IN LAZIO COMPORTANO UNA SPESA TRA 500.000 EURO E UN MILIONE… UN POSTO DA CONSIGLIERE VALE QUANTO UN PARLAMENTARE, QUINDI RIDICOLO OFFRIRGLI IL COLLEGIO DI RIETI… PIROZZI PERO’, CON IL SUO 10-20%, PUO’ FAR PERDERE IL CANDIDATO DI FORZA ITALIA… CHI CI GUADAGNA?
Non è bastata la esilarante vicenda delle comunali di Roma per far comprendere al centrodestra che nel Lazio manca un candidato “credibile” di area che riesca a superare gelosie e divisioni ataviche. Alle amministrative prima bruciarono Bertolaso, poi si divisero tra Meloni e Marchini, rimediando una figura barbina e un misero terzo e quarto posto.
Ora basta che spunti la variabile Pirozzi e il copione si ripete, neanche un candidato unitario oggi come oggi nei sondaggi batterebbe Zingaretti.
Vediamo di fare chiarezza con qualche osservazione.
Pirozzi è appoggiato ufficilamente solo dalla neocostola romana di Salvini, alias Alemanno e Storace, ovvero coloro che alle ultime comunali hanno raccolto lo 0,62% a cui va aggiunto il 2,7% di Noi per Salvini.
In pratica non contano una mazza.
Pirozzi è accreditato dai sondaggi, peraltro molto variabili, da una forbice tra il 10 e il 20%, grazie alla sua immagine di sindaco di Amatrice e dal passaggio mediatico sui problemi post-ricostruzione. Quindi il valore aggiunto è lui.
Il candidato di centrodestra dovrebbe essere Gasparri, anche lui accreditato di una forbice analoga tra il 10 e il 20%.
In alternativa la Meloni ha proposto Rampelli senza crederci molto.
A parte che a Roma raccoglierebbe più consensi un marziano di Gasparri (ricordate il motto sull’Aids?) il problema è che ogni volta che spetta a Forza Italia indicare il candidato qualcuno fa nascere un problema.
Tradotto: la Sicilia è andata a Musumeci in quota Fdi, la Lombardia a Fontana in quota Lega, il Friuli dovrebbe andare a Fedriga in quota Lega. E Forza Italia non si è opposta.
Il Lazio spetterebbe a Forza Italia? E spunta Pirozzi.
Fermo restando che Fontana e Fedriga devono comunque ancora vincere le rispettive elezioni regionali, qualcosa non quadra se il maggiore partito di centrodestra non riesce mai ad avere un candidato.
Pirozzi ha ribadito che non intende ritirarsi neanche se glielo chiedono Berlusconi e la Meloni (eppure proviene da Fdi) quindi viene naturale chiedersi: a che gioco sta giocando?
Offrirgli il collegio senatoriale sicuro di Rieti non è servito a nulla, anche perchè da consigliere regionale guadagnerebbe la stessa cifra, quindi chi ha fatto la proposta può essere solo un pirla.
Un suggerimento gratuito al centrodestra ci sentiamo di darlo per evitare altri giorni di ambasce.
Premesso che una campagna elettorale nel Lazio ha un costo tra 500.000 e un milione di euro, soprattutto nel caso di una lista non nazionale che è penalizzata dal fatto di dover farsi conoscere, è sufficiente porsi una domanda: chi paga a Pirozzi una campagna elettorale del genere?
Chi farebbe perdere Pirozzi presentandosi alle regionali o chi farebbe vincere?
Farebbe perdere Forza Italia prima che il centrodestra e qualcuno potrebbe rivendicare i successi al Nord contro la sconfitta nel Lazio di Berlusconi.
Farebbe anche vincere Zingaretti e permettere continuità a chi ha gestito la macchina regionale fino a oggi, con relative corsie privilegiate.
Come nei migliori gialli, sono due le piste investigative.
Il neo animalista Berlusconi farebbe meglio a sguinzagliare qualche segugio per individuare le tracce della trappola, invece che sprecare tempo in riunioni al Museo delle cere .
Sul Lazio si rassegni a metterci una pietra sopra.
Leave a Reply