TRAGHETTO ITALIANO: SONO 5 I MORTI
393 QUELLI TRATTI IN SALVO… L’IMBARCAZIONE ERA DIRETTA AD ANCONA DA IGOUMENITSA…L’INCENDIO SCOPPIATO NEL GARAGE
Incubo in mezzo all’Adriatico: un traghetto della compagnia italiana “Vismar di Navigazione” con a bordo 422 passeggeri e 56 membri dell’equipaggio è in fiamme e alla deriva tra l’Albania e l’Italia dopo che un incendio sviluppatosi dal garage ha interessato diversi ponti della nave.
Al momento l’incendio sarebbe stato isolato al ponte 5, anche se le fiamme continuano a vedersi anche a distanza, ma la nave non sarebbe inclinata.
L’allarme è scattato nelle prime ore della mattina quando il traghetto si trovava ad una ventina di miglia dalle coste albanesi: le fiamme hanno cominciato a divorare tutto quel che incontravano sul loro percorso, costringendo il comandante a dichiarare l’abbandono della nave.
111 persone sono riuscite a mettersi in salvo a bordo delle scialuppe di salvataggio e successivamente sono stati trasferiti su un mercantile che si trovava nella zona e che ha raccolto l’allarme.
Immediati sono scattati i soccorsi: dalla Grecia e dall’ Italia sono partiti elicotteri e motovedette e sulla zona dell’ incidente sono stati dirottati almeno una mezza dozzina di navi civili.
Le operazioni per evacuare le centinaia di persone a bordo, però, sono rese molto difficili dalle pessime condizioni meteo con mare forza otto e onde di 5 metri.
ECCO TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA
Ore 12.02 – Governo greco conferma 4 morti
Il ministro della Marina mercantile greca, Miltiadis Varvisiotis, ha confermato che quattro corpi sono stati rinvenuti in acqua nelle operazioni di salvataggio della Norman Atlantic. Lo scrive su Twitter Kathimerini
Ore 11.54 – In 85 ancora sul traghetto
Sono rimaste 85 persone a bordo del traghetto. 393 quelle tratte in salvo
Ore 11.50 – La moglie della vittima greca: “Ho visto un altro morto”
«Ho visto un’altra persona morta, il cadavere era accanto a mio marito, aveva addosso una ciambella di salvataggio ma si vedeva che era privo di vita». Lo racconta all’ANSA Teodora Douli, di 56 anni, greca, moglie del 62enne morto durante le fasi successive all’incendio divampato a bordo del traghetto Norman Atlantic
Ore 11.44 – Indaga, oltre a Bari, anche la Procura di Brindisi
Anche la procura di Brindisi, come quella di Bari, ha aperto un’inchiesta per il naufragio del traghetto Norman Atlantic. L’ipotesi di reato è naufragio colposo e omicidio colposo. Lo riferisce il procuratore, Marco Dinapoli. A Brindisi è stata condotta ieri l’unica vittima accertata del disastro, un cittadino greco.
Ore 11.17 – “Ho visto mio marito morire”: così moglie del naufrago deceduto
«Io e mio marito siamo stati più di 4 ore in acqua: ho tentato di salvarlo ma non ci sono riuscita, lui mi diceva «moriamo, stiamo morendo»: così il racconto di Teodora Douli, di 56 anni, greca, moglie del 62enne morto durante le fasi successive all’incendio divampato a bordo del traghetto. La donna è ricoverata nel reparto di ortopedia dell’ospedale `Santa Caterina Novella’ di Galatina: ha riportato una forte contusione al costato e agli arti inferiori e superiori oltre a varie escoriazioni. «Ho visto morire mio marito. Eravamo sullo scivolo della nave, A un certo punto lui è rimasto impigliato ad un telo di plastica e io non riuscivo a scendere, ci davano fretta e ci dicevano di scendere, ed eravamo bagnati perchè raggiunti dai getti d’acqua utilizzati per spegnere le fiamme. Alla fine siamo scesi, sia io che mio marito, in acqua. C’era una nave ma era troppo lontana per poterci soccorrere. Siamo rimasti così più di quattro ore, nuotavo, per fortuna non avevo gli stivali. A mio marito usciva sangue dal naso, forse perchè aveva battuto la testa alla nave. A un certo punto – continua il racconto della donna – è arrivato un soccorritore, ha tentato di tagliare il telo in plastica in cui era rimasto intrappolato mio marito e quando al secondo tentativo ci è riuscito, mio marito è morto tra le sue braccia».
Ore 11.15 – Marina Militare: 263 a bordo
#UltimOra aggiornamento h11.15 soccorso #NormanAtlantic Recuperate 263 persone, 115 ancora a bordo. Nave De La Penne attiva con eli di bordo – Marina Militare (@ItalianNavy) 29 Dicembre 2014
Ore 11.04 – Armatore a disposizione delle autorità
La società armatrice Visemar ha seguito fin dall’inizio le operazioni di soccorso «fornendo tutta la collaborazione possibile al Comando generale che sta coordinando le operazioni di salvataggio dei passeggeri e dell’equipaggio: sono a disposizione delle autorità , del Comandante e dell’equipaggio». Lo dice all’ANSA l’armatore Carlo Visentini,in relazione all’incendio del Norman Atlantic. «La società confida nel lavoro delle autorità investigative – continua – che dovranno trovare le esatte cause dell’incidente, ma è certa della piena efficienza della nave, una nave di recente costruzione, con tutte le certificazioni necessarie ad operare».
Ore 10.34 – Procura Bari apre inchiesta per naufragio colposo
La procura di Bari ha aperto un fascicolo per naufragio colposo per l’incendio a bordo del traghetto Norman Atlantic avvenuto ieri al largo delle coste albanesi. Il procuratore, Giuseppe Volpe, che ha da poco lasciato gli uffici della Capitaneria di Porto ha precisato che si tratta di una prima configurazione di reato. Volpe ha precisato che «si stanno acquisendo i primi dati tecnici ascoltando i naufraghi e i soccorritori» e poi si valuterà con la procura di Lecce «la configurazione definitiva dell’ipotesi di reato e la competenza territoriale».
Ore 9.35 La Marina Militare segnala 329 soccorsi, 149 ancora a bordo
E’ salito a 329 il numero delle persone che si trovavano sul traghetto Norman Atlantic che sono state messe in salvo dalla guardia costiera, dalla marina militare e dall’aeronautica. Al momento restano ancora a bordo 149 persone. Lo riferisce la marina.
Ore 9.30 – Tweet Guardia Costiera, 335 in salvo
La macchina dei soccorsi porta in salvo 335 persone. Dall’inizio dell’emergenza della Norman Atlantic sono 37 le missioni dei mezzi aerei. Lo sottolinea la guardia costiera sul suo account Twitter.
Ore 9.28 – Testimonianze dei naufraghi giunti a Bari: “Ho visto 4 morti”
Hanno pianto ed hanno abbracciato i soccorritori i 49 naufraghi della nave Norman Atlantic giunti a Bari questa mattina a bordo di un mercantile. Leonida Costantiniris, un autotrasportatore greco che si trovava sulla Norman Atlantic ha raccontato: «Quando ho visto il fuoco ero vicino al ristorante. Sono sceso al piano inferiore e sono rimasto intrappolato dalle fiamme». L’uomo ha ustioni sul volto e in particolare sulle piante dei piedi. Un uomo di nazionalità turca ha raccontato: «Ho visto quattro persone morte, con i miei occhi, sono sicurissimo, erano davanti a me». «Sulla lancia – ha detto il naufrago ai giornalisti – avevamo quattro morti, due uomini e due donne, credo, perchè al buio non si vedeva bene. Molta gente – ha continuato l’uomo – è caduta in mare purtroppo. Ho visto anche una decina di persone che erano a bordo di una lancia che poi sono finite in mare e non so proprio che fine abbiano fatto».
Ore 9.16 – Nuovo aggiornamento della Marina Militare, 162 ancora a bordo
Sono 316 le persone tratte in salvo mentre 162 sono ancora a bordo del traghetto. È l’ultimo aggiornamento fornito dalla Marina Militare, via twitter, sullo stato delle operazioni di soccorso alla Norman Atlantic.
Ore 8.53 – Marina Militare, 168 ancora a bordo
La Marina militare italiana su Twitter rende noto il bilancio dei soccorsi sul traghetto Norman Atlantic: 310 le persone portate via dalla nave, 168 ancora a bordo. In particolare 85 passeggeri sono sulla nave San Giorgio, uno è stato portato in elicottero all’ospedale di Grottaglie per una cardiopatia.
Ore 8.37 – Marina greca, 309 in salvo
Sono almeno 309 le persone recuperate dal traghetto Norman Atlantic: lo afferma il ministero della marina mercantile greco, citato su twitter da Kathimerini.
Ore 8.20 – Cinque italiani tra i naufraghi a Bari
Ci sono anche cinque cittadini italiani tra i 49 naufraghi del traghetto Norman Atlantic, giunti questa mattina a Bari a bordo del mercantile Spirit Of Piraeus. Lo ha reso noto il prefetto di Bari Antonio Nunziante. A bordo 25 greci, 5 georgiani, 2 iracheni, un canadese, 2 tedeschi, 2 siriani, 3 turchi, 2 albanesi e 2 cittadini afgani clandestini.
Ore 8.16 – Sale il numero delle persone salvate
E’ salito a 290 il numero delle persone che si trovavano sul traghetto Norman Atlantic che sono state messe in salvo dalla guardia costiera, dalla marina militare e dall’aeronautica. Al momento restano ancora a bordo 188 persone. Lo riferisce la marina.
Ore 7.52 – Al via le operazioni di sbarco
“Stanno per iniziare le operazioni di sbarco, finora tutto e’ andato bene, la macchina ha funzionato”. Cosi’ Antonio Nunziante, prefetto di Bari, in merito alla portacontanier con a bordo 49 naufraghi del traghetto Norman Atlantic attraccato a causa del maltempo al porto del capoluogo pugliese e non, come previsto inizialmente, a quello di Brindisi. “Sembra non ci sia nessun italianio, due clanedestini, tre bambini”, ha detto il prefetto. Un medico salita’ a bordo per verificare la situazione dei naufraghi a bordo, “quelli che dovranno andare in ospedale verranno portati in ospedale”, un punto accoglienza sara’ installato presso il terminal crociere. Al porto di Bari sono anche giunti l’ambasciatore greco e il console onorario.
Ore 7.30 – Aggiornamento Marina Militare
Ore 7.26 – In porto a Bari la nave con 49 naufraghi
È arrivata nel porto di Bari la nave mercantile Spirit of Piraeus battente bandiera Singapore che trasporta 49 naufraghi del traghetto Norman Atlantic, che ha subito un incendio a largo di Valona. L’imbarcazione non è ancora attraccata al molo 11 del porto. A quanto si è appreso, a bordo stanno tutti bene anche se infreddoliti e affamati
Ore 6.58 – I salvataggi, ancora 213 persone a bordo
Sale a 265 il numero delle persone recuperate e 213 quelle ancora de recuperare dal traghetto Norman Atlantic, andato a fuoco al largo delle coste dell’Albania. È l’aggiornamento reso noto dalla Marina militare italiana.Le operazioni di soccorso continuano, coordinate dalla nave San Giorgio della Marina.
Ore 6.19 – Altri naufraghi in arrivo a Bari
Sta per arrivare nel porto di Bari la nave mercantile Spirit of Piraeus che trasporta 49 naufraghi della nave traghetto Norman Atlantic, che ha subito un incendio ieri a largo di Valona. La nave mercantile intorno alle tre di questa notte era giunta a Brindisi ma per via del mare grosso e delle difficoltà in porto si è deciso di dirottare l’imbarcazione verso Bari, dopo che un pilota del porto di Brindisi nel tentativo di salire a bordo per dirigere le operazioni di attracco ha riportato una frattura a un braccio e un secondo pilota a causa delle onde non è riuscito ad accedere al mercantile.
Ore 6.08 – Nuovo bilancio
Sono 251 le persone recuperate e 227 quelle ancora de recuperare dal traghetto Norman Atlantic, andato a fuoco al largo delle coste dell’Albania. Lo rende noto la Marina militare. Le operazioni di soccorso continuano.
Ore 5.05 – Personale medico sale a bordo
Personale medico e sanitario è salito a bordo del traghetto Norman Atlantic, andato a fuoco al largo delle coste dell’Albania. Ed elicotteri della Marina con capacità di visione notturna stanno operando nella zona.
Ore 2.22 – Mercantile con naufraghi verso Bari
Sta facendo rotta verso Bari la nave mercantile Spirit of Piraeus battente bandiera Singapore che trasporta 49 naufraghi del traghetto Norman Atlantic che ha subito un incendio a largo di Valona. A quanto si è appreso, per via del mare grosso e delle difficoltà in porto si è deciso di dirottare l’imbarcazione nel porto barese
Ore 2.19 – Aereo C130 greco a Lecce
Un aereo C-130 dell’aeronautica militare greca è arrivato nella notte a Lecce per recuperare i naufraghi greci del traghetto della Norma Atlantic andato a fuoco, rende noto il ministero della Difesa greco. Dei 478 passeggeri del traghetto quasi la metà sono greci, tra cui l’unica vittima al momento accertata: un uomo morto mentre cercava di raggiungere una scialuppa di salvataggio.
Ore 01.05 – La macchina dei soccorsi a Brindisi
Si prepara la macchina dei soccorsi per assistere 49 passeggeri della Norman Atlantic che stanno per giungere a Brindisi a bordo del mercantile Spirit of Piraeus dopo essere stati tratti in salvo: al terminal passeggeri di Costa Morena, dove si stanno approntando le strutture per la primissima accoglienza, è giunto anche il fratello di uno dei naufraghi.
Ore 22.22 – Sostituito il cavo di traino
È stato sostituito con un cavo in acciaio-nylon l’altro cavo, di solo nylon, che si era spezzato dopo l’aggancio del traghetto Norman Atlantic da parte del rimorchiatore Marietta Barretta. Lo si è appreso da fonti della Capitaneria. Il traghetto è attualmente fermo per consentire le operazioni di soccorso dei naufraghi, ma non si esclude che durante la notte si possa decidere di iniziare le operazioni di traino con i passeggeri a bordo.
Ore 21.58 – Nuovo bilancio: 190 in salvo, 287 ancora a bordo
Ore 21.50 – Spezzato il cavo di traino del rimorchiatore
Si è spezzato il cavo con cui il rimorchiatore Marietta Barretta era riuscito ad agganciare la prua della Norman Atlantic dopo ore di tentativi. Un nuovo tentativo di agganciare la nave da parte dei quattro rimorchiatori ormai presenti in zona è già in atto. Una volta assicurata ai mezzi di traino, la nave sarà probabilmente portata a Brindisi.
Ore 21.49 – A Brindisi motovedetta con corpo vittima
La motovedetta della Guardia costiera con a bordo l’unica vittima, un cittadino greco, dell’incendio sulla Norman Atlantic sta attraccando in questi minuti alla banchina carbonifera del porto di Brindisi. Intorno alla mezzanotte è previsto invece l’arrivo, alla banchina di Costa Morena, del mercantile “Spirit of Pireus” che dovrebbe sbarcare una quarantina di naufraghi del traghetto.
Ore 21.28 – “Nave sovraccarica tir con olio”
Puntano il dito sul sovraccarico i camionisti naufraghi sul traghetto. `La parte alta dei mezzi pesanti faceva attrito col soffitto del garage, i tir erano carichi di olio e schiacciati come sardine, ballavano per le onde alte’, hanno detto al telefono al quotidiano greco To Vima, “Facile che una scintilla sia partita da lì”.
Ore 21.25 – Incendio quasi domato
I soccorritori presenti sul posto comunicano che le fiamme scoppiate stamane a bordo della nave italiana Norman Atlantic sono state domate, almeno quelle a vista dall’esterno. Lo rende noto la guardia costiera. Il traghetto continua ad essere ancora avvolto da fumo denso, riconducibile ad altri eventuali focolai presenti all’interno dello scafo.
Ore 21.06 – motonave greca diretta a Brindisi con 49 superstiti
La motonave greca “Spirit of Piraeus” è diretta a Brindisi con 49 superstiti del traghetto Norman Atlantic, incendiatosi a largo di Corfù. Tutti i naufraghi a bordo sono in discrete condizioni di salute. Lo rende noto la Marina Militare.
Ore 21.04 – Nuovo bilancio: 169 in salvo
Sono 169 le persone al momento messe in salvo che si trovavano a bordo del Norman Atlantic. Sul traghetto ci sono dunque ancora 308 persone: le operazioni di soccorso andranno avanti per tutta la notte, grazie agli elicotteri con la capacità di visione notturna. Il coordinamento dei soccorsi in mare è stato assunto da nave San Giorgio
Ore 19.52 – Mare forza otto e vento forte, soccorsi difficili
Secondo quanto riferisce l’aeronautica militare al momento si rilevano oltre 50 nodi di vento e mare forza 7-8.
Ore 19,31 – Ministro greco: “Nave inclinata. Nessun disperso”
Il ministro della Difesa greco Nikos Dendias ha confermato in diretta alla Tv Mega Channel che il traghetto in fiamme ha un’inclinazione di 7 gradi dovuta all’acqua usata per cercare di spegnere l’incendio. Dendias ha dato anche il nome della vittima, Georghios Doulis. Il ministro ha aggiunto che non ci sono dispersi.
Ore 19,30 – Nuovo bilancio, 165 in salvo
Sono attualmente 165 le persone messe in salvo, 4 sono i feriti, di cui un aerosoccorritore della Marina e un militare della Guardia Costiera. A bordo ci sono invece ancora 312 persone. Il nuovo bilancio è stato reso noto dalla Marina Militare che ribadisce le difficoltà nelle operazioni di soccorso a causa dell’elevata quantità di fumo presente e per il sopraggiungere del buio. Nella zona delle operazioni è però arrivata nave San Giorgio
Ore 19.24 – Attivo numero di emergenza
Per informazioni sulle operazioni di soccorso della nave Norman Atlantic è possibile contattare il numero dedicato della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera 06 5908 3426. Per informazioni sui passeggeri stranieri si può contattare anche la Sala Operativa dell’Unità di Crisi al numero 06 36225. Lo rende noto Palazzo Chigi.
Ore 19.21 – Armatore, nave era pienamente funzionante
I controlli a cui era stata sottoposta la Norman Atlantic «hanno confermato lo stato di piena funzionalità » del traghetto. Lo afferma Carlo Visentini, armatore del traghetto in fiamme. «Nel corso dei controlli era stato riscontrato un lieve malfunzionamento» di una delle porte tagliafuoco, che però era stato «immediatamente eliminato».
Ore 19.08 – La vittima è un passeggero greco
La vittima è un passeggero greco. La salma è arrivata a Otranto a bordo di una motovedetta della guardia costiera. Sullo stesso mezzo di soccorso si trovava anche la moglie, sopravvissuta al naufragio
Ore 19.02 – La sorella del comandante: è esperto, preghiamo
«È un comandante esperto, ormai era prossimo alla pensione. Noi preghiamo tutti per lui e per gli altri passeggeri a bordo». Dorinda Giacomazzi dalla sua casa di La Spezia attende notizie del fratello. «Non abbiamo notizie dirette – aggiunge – siamo incollate alla televisione col cuore sospeso».
Ore 17.53 – Salvataggio a gruppi di otto
Le operazioni di salvataggio si svolgono con tempi lunghi perchè i naufraghi vengono prelevati a gruppi di otto con gli elicotteri.
Ore 17.48 – Ispezione: “problemi su porte taglia-fuoco”
Tra i 6 problemi riscontrati nel traghetto Norman Atlantic ispezionato il 19 dicembre nel porto di Patrasso il principale riguardava le porte taglia fuoco.
I tecnici marittimi che avevano ispezionato la nave una decina di giorni fa avevano anche segnalato la mancanza di alcuni sistemi di sicurezza come ad esempio batterie e luci, ma anche problemi strutturali. Questi ultimi erano stati segnalati come «not as required», vale a dire non conformi alle norme.
Daniela Lanni
(da “La Stampa“)
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