TROVA LE DIFFERENZE
I MANIFESTI ELETTORALI CON CUI GIORGIA MELONI HA TAPPEZZATO LE CITTA’, CON LA SCRITTA “PRONTI” ASSOMIGLIANO A QUELLI DI MARION MARECHAL LE PEN
I manifesti di Giorgia Meloni tappezzano i muri delle città. Lo slogan recita “Pronti”. Accanto la leader sorride rassicurante. Pronta a governare l’Italia.
È la stessa parola d’ordine di Marion Maréchal Le Pen, la nipote di Marine, che in Francia nei suoi manifesti ha fatto scrivere Nous sommes prêts “siamo pronti”. Il marito di Marion è Vincenzo Sofo, eurodeputato di Fratelli d’Italia. È solo un dettaglio, ma di simili coincidenze è lastricata la via della destra estrema italiana ed europea.
Tutto questo mentre ieri il centrodestra ha trovato la quadra sul programma elettorale, partorendo un manifesto di 15 punti che oggi sarà sottoposto al vaglio dei leader Meloni, Berlusconi e Salvini.
Abolizione del reddito di cittadinanza. Tornano i decreti di sicurezza, ma andranno calibrati dopo la bocciatura della Consulta. Estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila di fatturato e flat tax «su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese». Presidenzialismo. Autonomia di Lombardia e Veneto. Nucleare. Questi i punti principali. Titolo della bozza: Italia domani.
(da agenzie)
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