USA, DEMOCRATICI IN VANTAGGIO SUI REPUBBLICANI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI NOVEMBRE: 47% A 44%
LA GRANDE RIMONTA DI BIDEN SU ECONOMIA E DIRITTO ALL’ABORTO
Il 47 per cento degli elettori che si recheranno alle urne negli Stati Uniti il prossimo novembre per il voto di medio termine ha intenzione di scegliere il Partito democratico, contro il 44 per cento a favore del Partito repubblicano.
Lo indica un nuovo sondaggio del “Wall Street Journal”, che segnala un importante recupero da parte dei democratici rispetto ai primi mesi dell’anno, quando appariva quasi certo che in autunno avrebbero perso la maggioranza al Congresso.
Un recupero, scrive il quotidiano, basato soprattutto sulle intenzioni degli elettori indipendenti, sul giudizio sull’operato del presidente Joe Biden e sull’entusiasmo dei sostenitori del diritto all’aborto.
“I repubblicani – si legge – hanno alimentato il loro consenso fin quando il dibattito è rimasto centrato sull’economia e sul tasso d’inflazione più alto da quattro decenni a questa parte”. Oggi, però, quasi due terzi degli elettori registrati afferma di non avere un giudizio negativo sullo stato dell’economia.
Così, se lo scorso marzo i repubblicani apparivano in vantaggio di cinque punti percentuali sui democratici, adesso sono questi ultimi a poter vantare un margine del tre per cento sugli avversari.
Il sostegno per il Partito democratico è aumentato tra gli elettori indipendenti, tra le donne e tra i più giovani. La comunità afroamericana e quella ispanica, tradizionalmente a favore dei dem, sembrano inoltre pronte a sostenere con più decisione il Partito democratico rispetto a qualche mese fa.
Tra gli elettori indipendenti, il 38 per cento oggi voterebbe per i dem, il 35 per cento per i repubblicani. Sei mesi fa, nella stessa categoria di elettori i repubblicani apparivano in vantaggio di ben 12 punti.
Una chiave di volta è, certamente, la sentenza della Corte suprema che lo scorso giugno ha cancellato gli effetti della sentenza Roe contro Wade del 1973, che per quasi 50 anni ha garantito il diritto federale all’aborto negli Stati Uniti.
Secondo il sondaggista repubblicano Tony Fabrizio, autore della rilevazione assieme al democratico John Anzalone, quella decisione “è stata una sorta di defibrillatore per i democratici”. Oggi il 60 per cento degli elettori afferma che l’aborto dovrebbe essere legale, in aumento di cinque punti rispetto a marzo scorso. Oltre metà degli intervistati, inoltre, dichiara di essere motivato a votare proprio dalla pronuncia della Corte suprema.
Le altre quattro questioni considerate più importanti dagli elettori statunitensi risultano, nell’ordine, l’inflazione, la sicurezza delle frontiere, il controllo delle armi e l’indagine sull’ex presidente Donald Trump a proposito dei documenti classificati sequestrati nella residenza di Mar-a-Lago, in Florida.
Il sondaggio conferma che potrebbe rivelarsi più difficile del previsto, per i repubblicani, strappare ai democratici il controllo del Congresso. Attualmente i dem dispongono di una leggera maggioranza alla Camera dei rappresentanti e controllano il Senato (dove i due partiti si equivalgono con 50 seggi ciascuno) solo grazie al diritto di voto della vice presidente Kamala Harris.
Generalmente le elezioni di medio termine sono considerate anche una sorta di referendum sull’inquilino della Casa Bianca, ma quest’anno sul voto sembra pesare soprattutto la figura dell’ex presidente Trump, in particolare dopo la perquisizione nella sua residenza di Mar-a-Lago. Oggi, scrive il “Wall Street Journal”, in un’ipotetica ripetizione delle elezioni del 2020, il presidente Joe Biden si assicurerebbe una maggioranza del 50 per cento di voti contro il 44 per cento di Trump.
A marzo, invece, i due erano appaiati allo stesso livello di consenso. Ancora una volta, a incidere sembra essere la volontà degli indipendenti, il 46 per cento dei quali sceglierebbe oggi Biden contro il 38 per cento a favore di Trump. Quanto ai partiti, i democratici sono visti favorevolmente dal 44 per cento degli elettori, i repubblicani dal 40 per cento.
(da Wall Street Journal)
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