VARATI I TAGLI AI PARTITI, MA L’ABOLIZIONE DEI FONDI SARA’ GRADUALE
BENEFICI E SOLDI SOLO SE C’E’ LO STATUTO… SOLO FRA TRE ANNI IL FINANZAMENTO PUBBLICO SARA’ ELIMINATO DEL TUTTO…SPAZI TV E SEDI GRATIS, DESTINAZIONE VOLONTARIA DEL 2 PER MILLE
Sparisce il sistema dei rimborsi ai partiti.
Dopo due ore di riunione, il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che introduce un nuovo sistema di finanziamento della politica basato sulle contribuzioni volontarie, che diventano detraibili.
Le misure verranno illustrate nel dettaglio durante la conferenza stampa prevista alle 16.30.
Ma il premier non rinuncia a comunicare la sua soddisfazione via twitter: “Il Cdm ha appena approvato il ddl di abrogazione del finanziamento pubblico partiti e passaggio a incentivazione fiscale contributi cittadini”, scrive Enrico Letta.
Ddl abolizione finanziamenti.
La bozza discussa in Consiglio dei Ministri prevede una norma destinata a far discutere, soprattutto il Movimento Cinque Stelle: solo i partiti che adotteranno un regolare statuto, garanzia di trasparenza e democrazia interna, saranno ammessi ai benefici: potranno ricevere erogazioni volontarie fiscalmente detraibili, somme destinate attraverso il due per mille e udufruire gratuitamente di spazi e servizi per la comunicazione.
La sfida è complessa, perchè la riforma dovrà passare in Parlamento e costringerà i partiti, in primo luogo Pd e Pdl, a ripensare (e tagliare) la loro organizzazione in termini di sedi, dipendenti e strutture.
Secondo quanto prevede il Ddl, l’Agenzia del demanio dovrà attivarsi per individuare locali idonei all’attività politica nei capoluoghi di provincia.
Nel testo è inoltre prevista la possibilità di ‘scaricare’ la quota associativa ai partiti e l’iscrizione a scuole e corsi di formazione politica.
Due forme di finanziamento.
Come funzionerà il nuovo metodo di finanziamento? Le misure specifiche verranno chiarite durante la conferenza stampa, ma si prevedono donazioni che saranno favorite da una serie di sgravi: secondo le informazioni circolate, fino a 5mila euro si potrà detrarre il 52% dell’importo donato, fino a 10mila il 26%. Non è passata la richiesta di Pdl e Sc di alzare il tetto alle donazioni fino a 20mila euro.
E’ poi previsto il sistema del 2×1000 da destinare volontariamente a un singolo partito con la dichiarazione dei redditi.
Per ragioni tecniche comparirà solo nella dichiarazione dei redditi 2014, ovvero quella che gli italiani compileranno nel 2015 e pertento ai partiti prima del 2016 non arriveranno soldi, il cui totale dovrà comunque essere inferiore al tetto attuale del finanziamento pubblico per far risparmiare lo Stato (chi barra il 2×1000 togli soldi all’erario).
Fino al 2016, dunque, rimarranno in vita i rimborsi tradizionali, anche se drasticamente tagliati di anno in anno.
Dettagli nel pomeriggio.
Si svolgerà alle 16,30 la conferenza stampa con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il suo vice e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e gli altri ministri interessati, sui provvedimenti decisi dal Consiglio dei ministri, a partire dal disegno di legge sul finanziamento.
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