VERDINI RINVIATO A GIUDIZIO PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA
LA DECISIONE DEL GUP NELL’INCHIESTA PER IL FALLIMENTO DI UNA DITTA CHE AVEVA UN DEBITO DI 4 MILIONI DI EURO CON IL CREDITO COOPERATIVO FIORENTINO
Il senatore Denis Verdini è stato rinviato a giudizio dal gup di Firenze nell’ambito di un procedimento in cui viene ipotizzata la bancarotta fraudolenta per il fallimento di una ditta che aveva un debito di 4 milioni di euro con il Credito Cooperativo fiorentino, che era presieduto da Verdini. A giudizio anche due imprenditori.
Altri problemi giudiziari dunque per il senatore fiorentino, rinviato a giudizio dal gip del Tribunale Silvia Cipriani.
Insieme a Verdini su richiesta del pm Luca Turco saranno processati anche due imprenditori edili, Ignazio e Marco Arnone, padre e figlio.
Secondo l’accusa, nel 2009-2010 Verdini – allora presidente della banca di Credito Cooperativo Fiorentino di Campi Bisenzio – affidò dei lavori alla ditta di Arnone jr. mentre l’impresa del padre si trovava in situazione pre-fallimentare, esposta per oltre 4 milioni proprio con la banca campigiana.
Per il pm, i compensi riscossi dal figlio furono poi in parte riversati tramite false fatture sulla ditta del padre, che in tal modo potè restituire parte del debito alla banca di Verdini.
Ma tutto questo venne fatto in danno degli altri creditori, contesta adesso la pubblica accusa.
E anche dell’impresa di Marco Arnone, successivamente fallita al pari di quella del padre.
Secondo la Procura fiorentina, Verdini sarebbe stato “l’istigatore” dell’intera operazione.
Massimo Mugnaini
(da “La Repubblica”)
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