VERTICE CINQUESTELLE: CRIMI E LOMBARDI CAPIGRUPPO CON PIU’ VOTI CONTRARI CHE FAVOREVOLI
CRIMI RACCOGLIE SOLO IL CONSENSO DI 34 SENATORI SU 54, VA PEGGIO ALLA LOMBARDI: 37 SU 109… ALLA FINE EMERGONO 15 CANDIDATI SU 163: UNO OGNI DIECI GIA’ AMBISCE ALLA CARICA
Dopo l’ennesimo depistaggio ad uso dei media (“la conferenza dei capigruppo del M5S non si terrà “), il presidente “in pectore” dei senatori del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, alla fine, incontra la stampa assieme a Roberta Lombardi, indicata capogruppo alla Camera.
E annuncia: “Qualunque proposta alternativa al governo dei partiti, noi la valuteremo”. “Non sta a noi – aggiunge – individuare il governo. Non siamo la coalizione che dice di aver vinto le elezioni e sta a chi dice di aver vinto le elezioni e a Napolitano di individuare un governo”.
Domanda chiave: il M5S voterà “no” o si asterrà sulla fiducia a un ‘governo dei partiti’?
“E’ una valutazione che faranno i gruppi di Camera e Senato nei prossimi giorni. Il Movimento 5 Stelle non ha ancora deciso come eserciterà il suo ‘non voto’ a un eventuale governo Bersani”.
Con Crimi si torna a parlare di governo tecnico, per il quale il M5S “non esclude il sostegno”.
“Vediamolo, prima vediamolo – spiega ancora Crimi -. Se ci viene proposto un governo di tecnici lo considereremo, ma confermiamo il no al governo dei partiti. È per loro che abbiamo fatto una campagna elettorale chiamata tsunami, sono loro i responsabili della situazione del Paese”.
Anche un Monti bis? “Qualunque scelta che sarà fatta da Napolitano, la valuteremo”.
E’ stato proprio Beppe Grillo, presente assieme a Gianroberto Casaleggio al meeting all’Hotel Universo a Roma con i neoeletti del Movimento 5 Stelle, trasmesso in streaming, ad annunciare i due capigruppo “designati” per il primo trimestre: la romana Roberta Lombardi alla Camera e al Senato, appunto, il siciliano Vito Crimi, nato e cresciuto al Brancaccio di Palermo ma eletto in Lombardia.
Entrambi sono stati scelti per alzata di mano, ma i numeri della votazione, rivelati proprio da Crimi, raccontano di una elezione complicata.
Venti senatori del M5S, infatti, non hanno condiviso la designazione di Crimi.
“Ho avuto i voti di 34 aderenti su 54 – racconta lo stesso Crimi in conferenza stampa- mentre alla Camera sono stati 37 su 109 i voti favorevoli a Roberta Lombardi”.
Per la carica di capogruppo a Montecitorio si è presentata “una decina di persone su 100. Per quella di capogruppo al Senato, 5 su 54. E’ la democrazia”.
Diciamo che piuù che la democrazia si potrebbe chiamare anche un po’ di ambizione de parte di molti.
Crimi e Lombardi sono “i primi due capigruppo temporanei, perchè tra le tante regole che ci siamo dati per cambiare la prassi una è quella di individuare i capigruppo pro tempore. Saremo anche portavoce dei gruppi con la stampa”.
Fondi, nessuna gestione Grillo-Casaleggio.
Crimi ha poi affermato che non passerà per Grillo e Casaleggio la gestione dei fondi dei gruppi di Camera e Senato. “La gestione dei fondi sarà ad esclusivo utilizzo dei gruppi. Non saranno gestiti da Grillo e Casaleggio”.
“Non abbiamo fatto richiesta di rimborsi elettorali. Noi non li prendiamo e per noi il discorso è chiuso qui” mette però in chiaro Crimi. “La trasparenza è nel nostro dna – aggiunge Roberta Lombardi – abituatevi a questa nuova modalità di fare politica”.
“Alcuni strumenti, come l’assenza di vincolo di mandato o i rimborsi elettorali, che nascono come garanzia per tutelare la libertà sono diventati strumenti perversi” aggiunge Roberta Lombardi, a cui fa eco Crimi: “Il vincolo di mandato per la Costituzione non esiste per tutelare l’elettore dal cambio di casacca. È un dato di fatto”.
Quanto a Grillo, “non ci ha detto niente di più che un saluto, come si fa tra vecchi amici che si rivedono dopo un po’ di tempo. L’intervento di Beppe è durato massimo 5-10 minuti” spiega ai cronisti Crimi.
A chi gli chiede perchè la prima parte della riunione non sia stata trasmessa in streaming, Crimi risponde: “Anche noi abbiamo diritto a un po’ di riserbo”.
Lombardi diceva: “Via finanziamenti ai giornali”.
Prima delle elezioni , da semplice candidata del M5S, Roberta Lombardi così illustrava le sue priorità : “Le prime cose da fare secondo me sono la legge sul conflitto d’interessi, quella sulla corruzione e una nuova legge elettorale. Inoltre bisogna abolire il finanziamento pubblico ai partiti e ai giornali. Ci vuole una legge per una vera class action, tema di cui mi sono occupata per anni. Ora è in mano alle associazioni di categoria, bisogna restituirla ai cittadini”.
I 109 deputati e i 54 senatori si sono presentati uno a uno: come mi chiamo, da dove vengo, che cosa faccio. Hanno parlato di ambiente, di banda larga, dello stop alla fuga dei cervelli fino al piano energetico nazionale, fino all’impegno di arrivare da Fiumicino al Senato in bicicletta.
Vito Crimi ha 40 anni e fa l’assistente giudiziario alla Corte d’Appello di Brescia. E’ stato il primo degli eletti in Lombardia nelle ‘Parlamentarie’ del Movimento 5 stelle. Roberta Lombardi, romana, 39 anni è laureata in Giurisprudenza.
“Ora lavoro da poco più di 9 anni in un’azienda italiana, anzi romana, che fa arredamento d’interni chiavi in mano per clienti Top Spender (emiri, miliardari vari, oligarchi russi etc etc) in tutto il mondo”, si legge sul suo profilo in rete.
Entrambi resteranno in carica per un trimestre, come previsto dal codice di comportamento del M5S.
Neanche il tempo di capire il meccanismo che già subentreranno altri…Scelta demagogica a uso interno, così si accontentano più persone.
Leave a Reply