VIOLENZA SULLE DONNE, LA CNN PUNTA IL DITO CONTRO GIORGIA MELONI: “UN CASO DIETRO L’ALTRO, MA EVIDENTEMENTE NON E’ UNA SUA PRIORITA'”
DOPO IL NEW YORK TIMES, ANCHE L’EMITTENTE TV USA ACCENDE IL FARO SU STUPRI E FEMMINICIDI IN ITALIA E SULLA LATITANZA DEL GOVERNO SOVRANISTA
Dopo il New York Times, tocca alla Cnn. La scorsa settimana, il quotidiano della Grande Mela aveva dedicato un lungo reportage ai tanti episodi di violenza sessuale consumatisi in Italia negli ultimi mesi, a partire dai casi di Palermo e Caivano. Senza lesinare critiche al nostro Paese.
Se il New York Times invitava i propri lettori a «riflettere sull’atteggiamento dell’Italia nei confronti delle donne», l’emittente televisiva “globale” ora accende il faro sulla reazione della politica ai misfatti dell’estate e punta il dito contro Giorgia Meloni: perché, si chiede oggi la Cnn, il governo italiano «sta facendo così poco per difendere le donne dagli episodi di violenza»?
L’articolo della giornalista Barbie Latza Nadeau comincia il proprio ragionamento a partire da alcuni dei casi di cronaca più eclatanti degli ultimi mesi: i ripetuti abusi sessuali ai danni delle due cuginette a Caivano, lo stupro di gruppo di una ragazza di 19 anni a Palermo e da ultimo l’assassinio di un’infermiera di 52 anni a Roma. Tutti questi episodi, scrive la Cnn, «hanno coronato un’estate di titoli di giornale sulla violenza sessuale e sui femminicidi». Eppure, sostiene Nadeau, «nessuna di queste questioni è stata finora al centro dell’agenda di Meloni a difesa della famiglia».
Gli episodi di violenza sessuale
Secondo la giornalista della Cnn, la risposta del governo italiano sul fronte delle politiche per la famiglia si è limitata alla «rimozione dei genitori dello stesso sesso dai certificati di nascita, alla repressione dei diritti di successione per le coppie gay e al tentativo di criminalizzare la maternità surrogata con pene detentive». Persino la visita della premier al Parco Verde di Caivano, teatro dei ripetuti abusi sessuali ai danni delle due ragazzine, è stata oscurata dai commenti del suo compagno Andrea Giambruno, finito al centro delle polemiche e accusato di vittimizzazione secondaria. «Meloni – continua l’articolo – si è concentrata sul contrasto alla criminalità organizzata nelle zone in cui si verificano i reati. Tuttavia, ha appena menzionato» i dati diffusi dal Telefono Rosa, che ha documentato nel 2023 un aumento del 25% delle segnalazioni di violenza di genere rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’emittente tv americana ha raccolto poi un commento di una delegazione di donne del Pd, che a loro volta puntano il dito contro la premier: «Non sappiamo che farcene di una donna al governo che penalizza le donne», è l’accusa che trova eco oltreoceano.
Le accuse di nepotismo
E a proposito di politiche per la famiglia, la Cnn riprende le polemiche sulla scelta di Meloni di affidare sempre più incarichi a parenti prossimi. La famiglia della premier, scrive Nadeau, «è sempre più prominente nella politica del partito». A testimoniarlo sono la nomina della sorella Arianna a nuova responsabile della segreteria di Fratelli d’Italia oppure le numerose foto delle vacanze pubblicate in compagnia del cognato – e ministro – Francesco Lollobrigida. Insomma, quando si tratta di pensare alle politiche per la famiglia, scrive la Cnn, «Meloni si è concentrata sulla propria».
(da Open)
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